Ventimiglia, la preoccupazione delle organizzazioni umanitarie per la mancata accoglienza dei minori stranieri

15 dicembre 2017 | 17:31
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Ventimiglia, la preoccupazione delle organizzazioni umanitarie per la mancata accoglienza dei minori stranieri
Ventimiglia, la preoccupazione delle organizzazioni umanitarie per la mancata accoglienza dei minori stranieri
Ventimiglia, la preoccupazione delle organizzazioni umanitarie per la mancata accoglienza dei minori stranieri

I piccoli stranieri non accompagnati si trovano sulle sponde del fiume Roja a Ventimiglia, vivendo, il più delle volte in ripari di fortuna

Ventimiglia. Un appello al Prefetto di Imperia per rispondere all’emergenza della mancata accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati a Ventimiglia nel rispetto della normativa vigente, deliberatamente violata da mesi. “Cessare immediatamente l’illegittima prassi della mancata accoglienza di Minori Stranieri Non Accompagnati a Ventimiglia, ovvero del collocamento di MSNA nel centro di accoglienza per adulti “Parco Roja” e predisporre tutte le misure necessarie affinché questi minori siano collocati in centri di accoglienza per minori, come previsto dalla normativa vigente, e come richiesto dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, possibilmente sul territorio di Ventimiglia o nelle vicinanze almeno per quanto riguarda i minori in attesa di ricongiungimento familiare”.

È quanto si legge in una lettera pubblica al Prefetto di Imperia, siglata da 6 associazioni impregnate in prima linea nella protezione dei minori a Ventimiglia. I firmatari sono A.S.G.I. (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione), l’organizzazione umanitaria italiana INTERSOS, Safe Passage, Terre des Hommes, WeWorld Onlus e la Diaconia Valdese. “Ad oggi – sottolineano le organizzazioni – non è stato comunicato se e quando verrà aperta una struttura ricettiva temporanea per MSNA a Ventimiglia, a più di quattro mesi dalla sospensione dei lavori decisa in seguito alla contestazione di alcuni cittadini avvenuta in data 9 agosto 2017”.

La legge italiana vieta espressamente il collocamento dei MSNA presso i centri di prima accoglienza per adulti e impone l’obbligo per la pubblica autorità di collocare in luogo sicuro il minore in stato di abbandono morale o materiale o allevato in locali insalubri o pericolosi. “Collocare i minori non accompagnati in un centro di prima accoglienza non esclusivamente dedicato ai MSNA e non adeguato alla condizione di minorenni quale il centro “Parco Roja” – sottolineano ancora le organizzazioni – ovvero lasciarli privi di alcuna assistenza e accoglienza rappresenta una grave violazione della normativa vigente”.

Le organizzazioni esprimono “forte preoccupazione per la situazione dei numerosi minori stranieri non accompagnati che si trovano sulle sponde del fiume Roja a Ventimiglia, vivendo in ripari di fortuna, privi di riscaldamento e di servizi igienici, senza accesso all’acqua potabile e al cibo, esposti ad abusi e violenze” nonché per “la presenza di ragazzine minorenni, spesso vittime di violenze sessuali, alcune delle quali con figli piccoli”.