Ventimiglia, i migranti sfollati dal greto del Roja tornano alla chiesa delle Gianchette. In forse l’utilizzo della stazione
Altri migranti, invece, sarebbero tornati ad accamparsi nel fiume incuranti del pericolo
Ventimiglia. Duecento migranti sfollati nel primo pomeriggio di oggi dal greto del fiume Roja, divenuto da mesi accampamento di fortuna per molti stranieri, potrebbero passare la notte nella sala d’attesa o in altri locali della stazione ferroviaria di Ventimiglia. E’ questa la soluzione studiata per mettere al riparo dalla pioggia i migranti che non sono riusciti ad accedere al Parco Roja gestito dalla Croce Rossa, che in questi ultimi giorni continua a registrare il “tutto esaurito” e non può, dunque, ospitare altre persone, soprattutto ora che a causa della forte pioggia è stato, in parte, dichiarato inagibile. La prefettura, con l’ausilio dell’ordine e di alcuni mediatori culturali e traduttori, ha provveduto a far sgomberare il greto del Roja e sta ora mediando con Ferrovie Italiane per poter far accedere i migranti in stazione e rendere loro disponibili i servizi igienici.
Per una parte dei migranti, invece, si sono riaperte le porte della chiesa di Sant’Antonio, nel rione delle Gianchette, che già in passato aveva accolto centinaia di stranieri e aveva continuato a svolgere un servizio di accoglienza delle famiglie finché la prefettura non ne ha disposto il trasferimento al Parco Roja.
Altri migranti, invece, sarebbero tornati ad accamparsi nel fiume incuranti del pericolo.