“Vendo tutto e vado via dall’Italia”, coltivatore taggiasco esasperato dopo l’ennesimo furto di verde ornamentale

21 dicembre 2017 | 16:48
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“Vendo tutto e vado via dall’Italia”, coltivatore taggiasco esasperato dopo l’ennesimo furto di verde ornamentale
“Vendo tutto e vado via dall’Italia”, coltivatore taggiasco esasperato dopo l’ennesimo furto di verde ornamentale
“Vendo tutto e vado via dall’Italia”, coltivatore taggiasco esasperato dopo l’ennesimo furto di verde ornamentale
“Vendo tutto e vado via dall’Italia”, coltivatore taggiasco esasperato dopo l’ennesimo furto di verde ornamentale

“Ho fatto denuncia ai carabinieri, ma qui si devono muovere il Prefetto e le associazioni di categoria, che pensano solo al rinnovo della tessera”

Taggia.“Ho messo tutto in vendita e me ne vado via dall’Italia. Non ne posso più”. A parlare è un coltivatore esasperato per l’ennesimo furto di verde ornamentale ai suoi danni. I più eclatanti quello della Pasqua scorsa, con due quintali di “ruscus” sottratti, e quello di ieri (sotto Natale) dove è sparita mezza tonnellata del prezioso vegetale, venduto a 12 euro al chilo. “Per ricrescere ed essere raccolto ci vogliono tre anni, quindi ho perso circa 10.000 euro” , spiega E.G., 53anni, con campagne in mezza provincia, da Pietrabruna a Sanremo, passando per la Valle Argentina.

Questa volta il furto ha avuto come teatro (colmo dell’ironia) un campo confinante con il carcere sanremese in Valle Armea. “Ho fatto denuncia ai carabinieri, ma qui si devono muovere il Prefetto e le associazioni di categoria, che pensano solo al rinnovo della tessera – dice il derubato – io ho 6 dipendenti da pagare e il danno che mi ha causato l’ultimo furto mi mette veramente in grave difficoltà”. Il coltivatore ha qualcosa da dire anche a chi compra il verde rubato: “Queste persone fanno un danno doppio a chi lavora onestamente, sarebbe meglio che la Finanza accertasse la provenienza di certo materiale, comprato illegalmente e rivenduto con margini di profitto più alti”.