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Solidali e migranti insieme sotto il ponte di Roverino a Ventimiglia

27 dicembre 2017 | 11:59
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Solidali e migranti insieme sotto il ponte di Roverino a Ventimiglia
Solidali e migranti insieme sotto il ponte di Roverino a Ventimiglia
Solidali e migranti insieme sotto il ponte di Roverino a Ventimiglia
Solidali e migranti insieme sotto il ponte di Roverino a Ventimiglia
Solidali e migranti insieme sotto il ponte di Roverino a Ventimiglia

I volontari si sono alternati nel portare generi di conforto a uomini, donne e bambini che si riparano nel greto del fiume Roja

Ventimiglia. “Vediamo Gesù nei molti bambini costretti a lasciare i propri Paesi, a viaggiare da soli in condizioni disumane, facile preda dei trafficanti di esseri umani”. Se le parole di Papa Francesco avessero un senso anche nella città di frontiera, i bambini non starebbero ancora sotto i ponti, nel giorno di Natale.

Sono tantissimi, ragazzi, ragazze, madri con i loro piccoli. Continuano a rimanere coperti dalla pioggia riparati sotto la strada che sorpassa Roverino e va verso il colle di tenda, senza acqua, cibo, in mancanza di un luogo chiuso dove riscaldarsi.

Per portare loro sollievo, almeno nel periodo natalizio, i solidali della provincia insieme ad alcuni residenti delle Gianchette e ai volontari della Croce Rossa, si stanno alternando nel donare un po’ di coperte, viveri e liquidi a chi aspetta l’apertura della frontiera, continuando ad “abitare” in questa situazione di abbandono totale.

Chissà come mai, se male informati o per paura di non poter più, una volta entrati nel centro di accoglienza del Parco Roja, lasciare l’Italia, queste persone preferiscono stare lì, al freddo e in compagnia degli animali che popolano il fiume durante la notte.

“Facendo un paragone con l’esperienza dei Balzi Rossi – spiega una solidale con quattro denunce sulle spalle per aver aiutato i “sans-papier” – nel campo organizzato nella pineta, c’era un’organizzazione dove, in una fase di transito, le persone stavano bene, potevano avere supporto nel preparare il loro viaggio. Adesso invece è una cosa inqualificabile.”

L’ordinanza urgente che vietava di dare cibo ai migranti è stata rimossa (si sta pensando di renderla permanente con la modifica del regolamento sulla polizia locale), così le associazioni francesi e italiane sono più libere di portare aiuti.

Italiani, francesi, gente del resto della provincia e residenti nel quartiere di Roverino, insieme alle persone in transito. Per qualche giorno una Ventimiglia senza frontiere.