Sanremo, il consiglio comunale salva la Sinfonica. Un vorrei ma non posso il conferimento di Amaie in Rivieracqua

20 dicembre 2017 | 23:35
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Sanremo, il consiglio comunale salva la Sinfonica. Un vorrei ma non posso il conferimento di Amaie in Rivieracqua
Sanremo, il consiglio comunale salva la Sinfonica. Un vorrei ma non posso il conferimento di Amaie in Rivieracqua
Sanremo, il consiglio comunale salva la Sinfonica. Un vorrei ma non posso il conferimento di Amaie in Rivieracqua
Sanremo, il consiglio comunale salva la Sinfonica. Un vorrei ma non posso il conferimento di Amaie in Rivieracqua

Plausi al sindaco Biancheri per il lavoro sull’Orchestra. La cessione del ramo idrico subordinato a condizioni

Sanremo. Via libera dal consiglio comunale a due pratiche urgenti: l’aumento del contributo pubblico alla Fondazione Orchestra Sinfonica, approvato all’unanimità, e il conferimento del ramo idrico di Amaie nel gestore unico provinciale Rivieracqua, subordinato al superamento però di alcuni importanti paletti.

Il sindaco Alberto Biancheri ha incassato il voto unanime di tutti i consiglieri, che gli hanno riconosciuto, minoranza compresa, il suo impegno nel salvare l’Orchestra Sinfonica.

E’ arrivato l’ok all’aumento del contributo da 800 a 900mila euro quest’anno e ad 1milione e 100mila per i prossimi quattro.

A proposito di “situazione tragica”, come l’ha definita il consigliere Francesco Prevosto, “quando qualcuno diceva che era meglio chiudere la fondazione”, da Robert Von Hackwitz (Sanremo Attiva) e Adriano Battistotti – minoranza e maggioranza quindi – sono arrivate richieste di chiarimento rispetto alla gestione della dirigenza dell’Orchestra, guidata dal direttore Paolo Maluberti.

Il peso maggiore del rilancio però se le caricheranno i dipendenti che hanno accettato un accordo che prevede la riduzione del 15% del proprio stipendio per 4 mesi nel 2017, 15% nel 2018, del 12,5 nel 2019 e 10% nel 2020.

Si passa poi a Rivieracqua, l’altra intricata vicenda sulla quale il sindaco è impegnato quotidianamente. “Questa sera non conferiamo niente, dobbiamo trovare prima delle soluzioni sulla divisione dell’idrico dall’elettrico”, ha spiegato il consigliere Mario Robaldo. Anche se il primo cittadino ha parlato di conferimento, “perché non c’è un piano B”.

Un vorrei ma non posso. Con questo modo di dire si potrebbe descrivere il voto sull’ingresso di Amaie in Rivieracqua, passaggio che doveva essere portato a termine entro la fine dell’anno e che è stato confermato negli indirizzi ma non nella pratica.

La prima parte della delibera infatti parla di “interessamento” di Sanremo nel confermare l’ingresso in società entro il prossimo 30 giugno 2018. Mentre la seconda subordina il tutto a che si verifichino: l’accordo tra i Comuni per il pagamento di quanto dovuto al consorzio pubblico; alle modalità di ripartizione delle perdite del 2017, che il Comune matuziano vuole pagare ma alle condizioni di adesso, ovvero in base ad una quota del 48% e non quella che avrà quando dovesse conferire Amaie (la quasi totalità della società provinciale); al definirsi dell’istanza di fallimento e ad un parare preventivo della Corte dei conti.

Il timore degli uffici comunali e dei revisori è dato dal far entrare la partecipata comunale in una gestione, quella di Rivieacqua, che potrebbe versare in perdita per i prossimi tre anni e quindi minare il bilancio di palazzo Bellevue.