Sanremo, di nuovo in onda la “Telenovela Romeo”: dopo la denuncia di AIDAA le foto che testimoniano la buona salute del micio




Il “Beautiful” in salsa sanremese
Sanremo. Rischia di gareggiare (per numero di puntate) con “Beautiful”, la soap opera americana in onda dal 1987, la telenovela del gatto Romeo, iniziata quando il micio mascotte dell’ospedale Borea di Sanremo è stato allontanato per motivi igienici dalla struttura su dispositivo dell’ASL 1 imperiese che ha fatto valere il regolamento ospedaliero: niente animali nei luoghi pubblici.
La cacciata di Romeo ha fatto parlare mezza Italia, con gli amanti dei felini da una parte e gli “igienisti” dall’altra, portando anche ad una denuncia per violazione della legge sugli animali di affezione e per maltrattamento di animali a carico del direttore dell’ospedale di Sanremo, Giovanni Bruno, sporta dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA).
Romeo è stato adottato da un’infermiera, poi è scappato e ha vagato chissà dove per circa 36 ore prima di tornare nella sua nuova casa, in frazione Verezzo, e iniziare da lì la sua seconda vita di micio randagio benvoluto un po’ da tutti. Dopo aver “lavorato” per oltre dieci anni con pazienti e personale sanitario del Borea, creando una sorta di “pet therapy” felina capace di far sorridere in un momento di dolore, si può quasi pensare che Romeo sia andato in pensione.

Ma quando sulla notizia si era calato il silenzio mediatico e il gatto tigrato era tornato a farsi gli affari suoi (cosa che ai felini piace parecchio), l’AIDAA è tornata all’attacco, gridando al complotto e sostenendo, in seguito a numerose segnalazioni da parte di internauti, preoccupati dalla mancanza di nuove foto del micio, che il gatto fosse al momento irrintracciabile.
Ecco allora che sulla pagina creata per il gatto “Romeo la pet therapy” sono state pubblicate nuove foto, e pure un video, del felino randagio più famoso della penisola, che lo mostrano felice e contento nella sua nuova dimora, dalla quale va e viene indisturbato, vivendo come un pascià e sorridendo, sornione, a tutto il polverone che gli umani hanno alzato per lui. Perché chi conosce un po’ i gatti lo sa: di quello che fanno gli altri a loro interessa davvero poco. L’unica cosa importante è rispettarli nel loro essere spiriti liberi, indipendenti e, dobbiamo ammetterlo, bellissimi.