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Rivieracqua, confermato il nuovo Cda: Gian Alberto Mangiante (presidente), Sara Rodi e Carlo Ponte

13 dicembre 2017 | 10:27
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Rivieracqua, confermato il nuovo Cda: Gian Alberto Mangiante (presidente), Sara Rodi e Carlo Ponte
Rivieracqua, confermato il nuovo Cda: Gian Alberto Mangiante (presidente), Sara Rodi e Carlo Ponte
Rivieracqua, confermato il nuovo Cda: Gian Alberto Mangiante (presidente), Sara Rodi e Carlo Ponte
Rivieracqua, confermato il nuovo Cda: Gian Alberto Mangiante (presidente), Sara Rodi e Carlo Ponte

L’assemblea prosegue sul piano di rientro finanziario

Sanremo. E’ stato confermato questa mattina il nuovo consiglio di amministrazione della società pubblica Rivieracqua.

La votazione si è svolta durante l’assemblea dei sindaci imperiesi, aperta alla stampa grazie all’intervento del vice-sindaco di Ceriana Gianni Valenzano, che ha fatto mettere ai voti la pubblicità della seduta.

Ecco allora la composizione del nuovo Cda: Sanremo e Imperia hanno proposto il commercialista Gian Alberto Mangiante di Chiavari. Taggia e Ventimiglia, in rappresentanza dei comuni tra i 10 e i 30mila abitanti, la commercialista sanremese Sara Rodi.
In vece dei piccoli municipi confermato l’avvocato genovese Carlo Ponte. Mangiante sarà indicato quale presidente.

La votazione ha registrato tre astensioni, quelle di Cipressa, Civezza e Molini, dei 53 comuni presenti.

L’assemblea è continuata con all’ordine del giorno il piano di rientro finanziario. I sindaci sono chiamati a redistribuire il peso del debito di Rivieracqua, ovvero il differenziale storico tra ricavi e costi delle singole gestioni dei Comuni (spesso in perdita), che si aggira sui 4 milioni e 365mila euro.

Passaggio nodale che permetterebbe alla società di arrivare all’udienza del 19 dicembre, di fronte al tribunale fallimentare, con una volontà concreta di sostenere Rivieracqua da parte dei sindaci.

Domani altro passaggio importante ad Imperia, dove è prevista l’elezione anche del nuovo Cda di Amat Spa, decaduto in seguito alle dimissioni del segretario provinciale del PD Pietro Mannoni.