Rapina al phone center di Imperia, individuato il rapinatore e il palo

Imperia. Sia il rapinatore che il palo sono stati individuati e l’arresto è solo questione di giorni, forse di ore. C’è una pista che porta addirittura oltre il valico di Ventimiglia, in Francia. I rapinatori sarebbero due francesi, padre e figlio.

Ad indagare sulla rapina di sabato scorso al phone center di via Berio a Imperia sono gli uomini della squadra mobile.  Testimonianze, cura nelle indagini e anche le immagini delle telecamere sono state utili, a quanto pare, agli inquirenti che hanno lavorato fin dal minuto successivo al colpo.

Il rapinatore che poteva  contare su un complice era alto, magro, e al momento dell’assalto indossava un giubbotto con cappuccio foderato di pelliccia e un paio di pantaloni della tuta di colore scuro. Aveva un cappello calato sugli occhi e una sciarpa che gli copriva parzialmente il mento e la bocca, sulla quale spuntavano dei baffi biondi. Pistola in pugno, ha rapinato il phone center di via Berio a Oneglia. Il bottino si presume sia di 15 mila euro. 

Il rapinatore durante l’azione, durata pochi secondi, non ha detto una parola ma si è espresso a gesti colpendo con un pugno al volto la commessa che si trovava dietro il bancone. Al momento del colpo c’era anche una cliente rimasta impietrita attaccata al muro.

Il phone center di Imperia di proprietà di Gianluca Bocchi, ex calciatore, era già stato rapinato una prima volta nel mese di marzo di due anni fa: il bottino in quel caso era stato di 200 euro. Per il colpo di ieri sera saranno importanti le telecamere della Banca di Desio e di altri esercizi commerciali della zona.