
Molto vicino al dissidente Boris Berezovsky era stato arrestato a febbraio a Ventimiglia
Liguria.I giudici della corte d’appello di Genova hanno respinto l’istanza di estradizione di M. N., 53 anni, nato a San Pietroburgo, cittadino svizzero con secondo passaporto israeliano. Un personaggio molto vicino al dissidente Boris Berezovsky, nemico storico di Putin era stato arrestato a febbraio a Ventimiglia.
E’ accusato di avere fatto uccidere un rivale in affari ed essersi appropriato delle sue ricchezze: Alexander Mineev, immobiliarista con un impero da un miliardo di euro e una catena di 21 mall, assassinato a colpi di kalashnikov nel gennaio 2014.
Il sostituto procuratore generale Enrico Zucca, nelle settimane scorse, aveva chiesto ai giudici della corte d’appello di negare l’estradizione in Russia. Secondo Zucca il processo nei confronti di N. potrebbe essere “politicamente strumentale”, in quanto M. N. non avrebbe fornito informazioni sui dissidenti tuttora attivi in Inghilterra, sul tesoro e su documenti lasciati dallo stesso Berezovsky. Secondo Zucca, inoltre, le prove che la Russia ha fornito agli inquirenti italiani sarebbero lacunose e generiche.
Dunque l’Italia non consegnerà il miliardario colpito da un mandato d’arresto internazionale, emesso da Mosca. La polizia di frontiera italiana lo aveva intercettato il 19 febbraio scorso a Ventimiglia in arrivo da Montecarlo. Stava raggiungendo alcuni amici per una cena ed era ricercato dall’Interpol.