Misteriosa scomparsa nel ’96 della piccola Angela Celentano: alla sbarra per diffamazione 44enne bordigotta

12 dicembre 2017 | 16:47
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Misteriosa scomparsa nel ’96 della piccola Angela Celentano: alla sbarra per diffamazione 44enne bordigotta

Tra i testimoni dell’accusa c’è anche il giornalista televisivo Salvo Sottile

Imperia. Si è aperto oggi in tribunale, di fronte al giudice monocratico Caterina Lungaro, il processo per diffamazione a carico di Vincenza Trentinella, 44enne bordigotta di origini calabresi. L’imputata, per anni, ha sostenuto e sostiene tutt’oggi che Angela Celentano sia finita in Turchia, venduta in adozione ad una persona di rilievo. Si tratta della bambina misteriosamente scomparsa, all’età di tre anni, il 10 agosto del 1996, mentre si trovava in compagnia della famiglia, nel corso di un’escursione su monte Faito, nei pressi di Vico Equense (NA).

La donna è la fondatrice della pagina Facebook “Angela Celentano oggi” e in vari post sostiene che la famiglia di Angela non avesse interesse a favorire le ricerche, per coprire non si sa bene quali oscuri segreti. Quella che è stata definita la “pista turca” è stata già archiviata dalla Procura di Napoli. Le frasi contestate alla Trentinella risalgono al 2011 e la parte offesa è Catello Celentano, padre di Angela. Tra i testimoni dell’accusa c’è anche il giornalista televisivo Salvo Sottile, attuale di “Quarto Grado” sul canale Fininvest Rete 4. Il difensore della Trentinella è l’avvocato Luca Montepietra. Il processo è stato aggiornato all’undici dicembre 2011, tra un anno esatto.