La Provincia chiude il bilancio in pareggio: 70 milioni di euro

19 dicembre 2017 | 17:29
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La Provincia chiude il bilancio in pareggio: 70 milioni di euro

Un anno difficile ma alla fine è arrivata anche la “promozione” della Corte dei Conti

Imperia. La Provincia era già stata “promossa” dalla Corte dei Conti. Una bella iniezione di fiducia per un ente, come tanti da Nord a Sud, che faticano restare a galla per i continui tagli delle risorse statali. Ma oggi è arrivato anche un altro passaggio determinante: l’approvazione del bilancio che ammonta a 70 milioni di euro, 43 sono le spese correnti e 7 milioni quelle in conto capitale.

Come si è arrivati al pareggio? Dallo Stato sono arrivati 2,134 milioni di euro, altri 1,3 milioni dalla Regione svincolati e relativi alla voce dei canoni demaniali. “Siamo riusciti in un’impresa molto difficile –  ha spiegato Domenico Abbo, consigliere delegato all’amministrazione finanziaria –I conti avevano evidenziato una falla di circa un milione di euro. Una carenza che è stato possibile colmare. “La Regione Liguria ci ha dato una mano – spiega – con la possibilità di utilizzare nostre entrate da versare all’ente genovese che erano state accertate ma non impegnate e quindi immesse nell’avanzo vincolato: si trattava di un milione e 300 mila euro relativi a canoni demaniali”. Una situazione, quella dell’amministrazione provinciale imperiese, che, purtroppo, è piuttosto diffusa sul territorio nazionale: le province hanno mantenuto funzioni senza avere, però, le necessarie risorse finanziarie. «In Italia sono 30 in questa situazione – spiega Abbo – Per  questo abbiamo ricevuto anche fondi statali per 2 milioni e 113 mila euro che, insieme al resto, fanno chiudere il bilancio 2017 a circa 70 milioni di euro”.Gl iultimi anni sono stati, comunque, un percorso ad ostacoli. «Nel 2014 abbiamo dovuto vendere le quote dell’Autostrada – ricorda – nel 2015 c’è stata l’alienazione di immobili, nel 2016 abbiamo utilizzato vecchi avanzi di bilancio”.

E oggi il consiglio ha dato anche un valore ad Aiga e Amat. Per la prima società è di 2,5 milioni per la seconda i 23 milioni di euro.