Acqua pubblica ai raggi x in consiglio a Imperia, Capacci: “Questo non è un processo”

Aggiornamento La pratica relativa all’atto di indirizzo della gestione dell’acqua è stata approvata all’unanimità. Approvato anche l’emendamento dove i soci di Amat avrebbero dovuto essere informati prima che il CdA presentasse la richiesta di fallimento di Rivieracqua ma soprattutto avanzasse la richiesta di commissariamento dell’Ato idrico.

Imperia. La gestione dell’acqua pubblica irrompe in consiglio comunale. Un caso che ha provocato l’ormai storico terremoto politico con l’uscita di scena di quattro assessori del Pd.

Il sindaco Carlo Capacci: “Questa non è un’aula di tribunale, non si fanno processi”. E il primo cittadino ha voluto ricordare quanto è successo ieri sera in consiglio comunale a Sanremo: “L’Amaie ieri sera ha stoppato la questione Rivieracqua”. In sostanza il sindaco Alberto Biancheri ha sottolineato che non sarebbe stato deciso alcun conferimento: “Dobbiamo trovare prima delle soluzioni sulla divisione dell’idrico dall’elettrico”, aveva detto in consiglio il primo cittadino, passaggio che il sindaco Capacci ha ripercorso difendendo le proprie scelte fino alla riunione del consiglio comunale di giovedì sera.

E’ stato il capogruppo del Pd Gianfranca Mezzera ad introdurre il caso Amat-Rivieracqua ripercorrendo le tappe che hanno portato l’Amat (dove il Comune è socio di maggioranza ndr) a presentare istanza di fallimento: è previsto tra l’altro una proposta di rientro avanzata da Rivieracqua ieri davanti al giudice Silvana Oronzo. “Fare una richiesta di fallimento è sempre una cosa pesante – ha ricordato la Mezzera – Ma la cosa più grave è stato quando Amat ha chiesto il commissariamento dell’Ato idrico”.

Duro il consigliere Gianfranco Grosso di Imperia Bene Comune: “Il Pd sull’acqua pubblica ha sbagliato su tutta la linea, ha gestito malissimo la questione”. Piera Poillucci di Forza Italia: “In futuro e la gente deve saperlo, avremo l’acqua d’oro e non gratis. Questa cosa la gente deve saperlo. Aspettiamoci bollette triplicate che ci arriveranno a casa”.

Un argomento delicato. Il mese scorso non mancarono le scintille tra Capacci e il Pd fino ad arrivare al divorzio. Addirittura era stata avanzata l’ipotesi che vi fosse un piano per far fallire Amat. Ma chi si aspettava questa sera in una resa dei conti forse si dovrà ricredere.