Imperia piange “Geppe”, uno degli ultimi reduci di Russia
Furono 521 gli eroi del “Pieve di Teco”, tutti morti e dispersi durante la ritirata.
Imperia. Si è spento nei giorni scorsi, all’età di 97 anni, Giuseppe “Geppe” Blengini, uno degli ultimissimi superstiti imperiesi reduci dalla Russia. L’uomo, che da anni non partecipava più direttamente alle manifestazioni di celebrazione e commemorazione dei tragici eventi che riguardarono l’ARMIR, faceva parte dell’esercito di imperiesi decimati dal freddo e dal ghiaccio del lungo inverno russo del 1943.
Furono 521 gli eroi del “Pieve di Teco”, tutti morti e dispersi durante la ritirata. Tra i pochi giovani soldati rivieraschi che riuscirono a tornare casa, oltre a Blengini, vanno ricordati due personaggi di primo piano della storia cittadina: il commendator Giacomo Alberti, industriale del latte, e lo scrittore e storico onegliese Lucetto Ramella, entrambi scomparsi negli anni scorsi, ultranovantenni, Secondo le stime ufficiali del ministero della Difesa, quasi 90mila soldati italiani (su 230mila partiti) persero la vita in Russia. Di questi quasi 60mila catalogati come «dispersi».
“Partimmo in molti, giovani e giovanissimi – raccontava spesso Alberti – ma siamo tornati in pochi, troppo pochi. Il dolore più grande proprio per quelli di cui non si è mai più saputo nulla”. Da ricordare anche Carlo Ghiglione, storico presidente della sezione imperiese dell’Ana, scomparso oltre 20 anni, anch’egli reduce a costo di sacrifici immani, da una tra le più grandi tragedie militari di sempre.