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Ido Ferraldeschi, a 77 anni riceve il premio Coni alla carriera: “E’ da 34 anni che mi dedico al tiro con l’arco”

27 dicembre 2017 | 09:36
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Ido Ferraldeschi, a 77 anni riceve il premio Coni alla carriera: “E’ da 34 anni che mi dedico al tiro con l’arco”

La sua passione per il tiro con l’arco è cresciuta nel tempo. Oggi è un istruttore e collaboratore del gruppo ‘Arcieri L’Aquilone’

Ventimiglia. Ido Ferraldeschi, 77 anni, ex artigiano, è uno degli istruttori dell’Archery Club Ventimiglia“Ci alleniamo un paio di volte alla settimana, purtroppo poco perché non abbiamo a disposizione le palestre, perciò usiamo quella del liceo Aprosio il martedì sera, il venerdì pomeriggio per i ragazzi, il venerdì sera e sabato mattina” – spiega l’istruttore – “Facciamo molta leva sui giovani e i bambini più che sugli adulti perché sono l’avvenire. Abbiamo dei ragazzi molto validi, si impegnano molto e si vede dai risultati ottenuti. I ragazzi sono arrivati ai campionati italiani ma anche internazionali. Questo ci fa onore”.

Ido ha ricevuto da poco un riconoscimento dal Coni per il suo impegno sportivo:“E’ da 34 anni che mi dedico al tiro con l’arco. Quest’anno ho avuto anche un riconoscimento: ho ricevuto infatti il premio Coni alla carriera per il tempo che ho dedicato a divulgare questo sport sia nelle palestre che nelle scuole. C’è infatti stato un periodo in cui siamo andati nelle scuole da Latte a Sanremo a divulgare il tiro con l’arco. Uno sport un po’ poco conosciuto ma molto valido perché è uno sport di concentrazione e perciò aiuta molto i ragazzi che magari sono un pochino agitati, migliora il loro carattere e così si trovano meglio” – afferma.

“La passione per il tiro con l’arco è arrivata molto tardi – racconta – Siamo andati, come la maggior parte, in un club a fare una vacanza e abbiamo visto il tiro con l’arco. Da lì ci siamo appassionati. La compagnia più vicina a noi, che siamo di Ventimiglia, era ad Ospedaletti e così ci siamo iscritti là. Eravamo in quattro, marito e moglie, e lì abbiamo iniziato. Da quel momento in poi ho fatto tutta la trafila: sono stato segretario, direttore dei tiri e istruttore, a cui mi sono dedicato parecchio. Per esempio ora sono arrivati due nuovi adulti e li ho seguiti. In poco tempo hanno tirato le frecce senza farle mai uscire dal bersaglio. Queste sono le piccole soddisfazioni perché vuol dire che sono bravo ad insegnare”.

“Vogliono sempre che mi dedico di più al tiro con l’arco ma io più di questo non posso fare. Mi appassiona, ho fatto competizioni, ma ora preferisco insegnare. Mi dà più soddisfazioni giunto a quest’età. Mi gratifica molto. Spiegare ai ragazzi non è difficoltoso, mi viene bene, sarà un dono di natura forse. Ci vuole pazienza e difficilmente io la perdo” – dice.

Ido nel lontano 2000, insieme all’Associazione l’Aquilone Onlus ha dato il via al gruppo ‘Arcieri L’Aquilone’, che si allena ogni settimana a Sanremo. Un’iniziativa che permette ad un gruppo di ragazzi disabili di vivere dei preziosi momenti di socialità, sport ed aggregazione. “Da diciassette anni mi dedico ai Diversamente abili a Sanremo con L’Aquilone. Abbiamo dieci o dodici persone, tra uomini e donne, tutte adulte che tirano con l’arco. Ci vediamo una volta alla settimana, il giovedì pomeriggio, per un’ora e mezza. Tiriamo e si divertono. Li togliamo dalle famiglie per alleggerirle un pochino. E’ una vera passione. Bisogna avere passione, volontà e carattere, che ti permette di fare questo, sennò non ci si arriva. Il prossimo anno l’iniziativa compie diciotto anni”.