Croce Rossa di Ventimiglia nella tendopoli dei migranti: distribuiti viveri, ma situazione drammatica






Distribuiti cento sacchetti dono
Ventimiglia. Sono un centinaio i migranti accampati sulle sponde del fiume Roja. Si riparano con tende di fortuna, stracci, giornali e ombrelli rotti. Tra di loro c’è anche un bambino: ha 4 anni e vive in una tenda insieme alla propria madre e ad altre persone. Piccoli nuclei familiari, amici, famiglie che si creano sulla strada e poi si sfaldano a seconda di chi riesce a raggiungere la Francia e chi invece torna indietro.

Oggi, a portare un po’ di calore in una giornata di pioggia e un piccolo dono composto da prodotti alimentari c’era una delegazione della Croce Rossa di Ventimiglia con in testa Vincenzo Palmero, commissario del comitato cittadino della CRI. “Il comitato ha ritenuto di intervenire in occasione di queste festività natalizie”, ha spiegato Palmero, “Abbiamo portato frutta e altri prodotti in modo da poter essere vicini parzialmente ma fisicamente sia noi sia con questo materiale a queste persone che sono accampate sotto al viadotto di Ventimiglia”.
Cento pacchi dono più un pensiero speciale: due pupazzi per l’ospite più piccolo della tendopoli. “Non possiamo né dare giudizi né suggerimenti sulle problematiche che riguardano questi accampati, ma solo dare un aiuto umanitario”, ha aggiunto Palmero, “La presenza di questo bambino in questo luogo mi fa riflettere sul suo futuro: il domani è già incerto per noi adulti figuriamoci per queste piccole creature”.

Dal prossimo anno dovrebbe essere proprio il comitato locale della CRI a farsi carico dei minori presenti a Ventimiglia. Sul greto del Roja ce ne sono altri, tra cui due 14enne eritree anch’esse accampate sotto una tenda. Il loro sogno è lasciare l’Italia: finché non riusciranno ad oltrepassare la frontiera la loro casa sarà il greto di un fiume.