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Colpito dal razzo alle Vele di Imperia, nuova udienza col deposito della perizia del consulente

16 dicembre 2017 | 18:12
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Colpito dal razzo alle Vele di Imperia, nuova udienza col deposito della perizia del consulente

La richiesta danni avanzata dalla famiglia supera di gran lunga il mezzo milione di euro

Imperia.  E’ un processo tra assicurazioni, due in particolare, quello che si gioca in tribunale a Imperia per definire il caso di Sergio Salvagno, l’agronomo che ha perso un occhio durante lo sbarco dei pirati alle Vele d’Epoca 2014. Mercoledì prossimo davanti al giudice Silvana Oronzo, è prevista una nuova udienza con il deposito della consulenza tecnica dottor Giovanni Palumbo.

Un primo confronto tra giudice e avvocati c’era già stato a febbraio. In ballo una richiesta di risarcimento in favore della famiglia di Salvagno per una cifra che supera il mezzo milione di euro. Mentre nel marzo 2016 era stato definito il processo penale con la condanna dell’armatore del “Sif of San Francisco” William Mc Innes a 14 mesi di reclusione, ora la famiglia dell’agronomo spera che venga chiusa al più presto anche la causa civile. william mcinnes

La richiesta di danni in questa sede, come detto, è ovviamente ben più alta rispetto al risarcimento di 400 mila (100 mila al fratello Fulvio, 160 mila alla figlia, 40 mila alla moglie Silvana Lo Monaco e 100 mila alla madre, Anna Maria Borsotto) stabilito con la sentenza penale contro cui si è appellato l’armatore americano William McInnes, che aveva fatto partire il bengala di segnalazione dalla sua barca.