Camporosso ricorda Antonella Multari e le sorelle Franca e Olga Ricchio nel giorno in cui inaugura le panchine rosse per la violenza contro le donne
Sindaco Gibelli: “Un invito a riflettere e ad abbattere il muro del silenzio”
Camporosso. Antonella Multari, uccisa a coltellate a Sanremo dal suo ex Luca Delfino il 10 agosto del 2007. Le sorelle Franca e Olga Ricchio, freddate a Bordighera dai colpi di fucile esplosi dal marito di quest’ultima, Santino Putrino, il 26 dicembre del 2012. Sono le tre vittime di femminicidio ricordate oggi nei giardini pubblici di piazza D’Armi a Camporosso Mare durante l’inaugurazione della panchina rossa voluta dallo Zonta Club di Ventimiglia e Bordighera e dal gruppo P.E.N.E.L.O.P.E. per lanciare un messaggio di sensibilizzazione e dire “basta” alla violenza sulle donne.
Antonella, Franca e Olga: i loro nomi li ha pronunciati la senatrice della Repubblica Donatella Albano che ha ricordato come al Senato si sia lavorato per insediare la commissione per l’inchiesta sul femminicidio. Oltre a questo è stato creato un numero speciale, il 1522, e sono stati stanziati 30 milioni di euro per nuovi centri anti violenza, ma “soprattutto”, ha dichiarato la senatrice, “si sta lottando per far sì che una donna, quando va a sporgere denuncia, lo faccia una volta sola, venga interrogata solo una volta come si fa per testimoni di giustizia, per chi va a denunciare la mafia. Perché se chiedi ad una donna quattro o cinque volte la stessa cosa, riapri ogni volta una ferita”.
Davide Gibelli, sindaco di Camporosso
“Nella nostra zona negli ultimi dieci anni sono successi casi che hanno portato alla morte di alcune donne. Ricordiamo Antonella Multari, esattamente nell’agosto del 2007, ricordiamo Olga Ricchio e Franca Ricchio alle “Due Strade”: due sorelle uccise dalla furia omicida del marito”, ha ricordato la Albano, “Le due sorelle Ricchio sono state davanti al mio sportello e le avevo consigliate di andare dai carabinieri: sono andate ma non hanno firmato la denuncia e a quel punto non si è potuto fare nulla”.
Laura Tibald, presidente Zonta Bordighera e Ventimiglia
Di quanto in Liguria e nel Ponente in particolare sia diffuso il fenomeno di violenza sulle donne, ha parlato anche il presidente dell’associazione P.E.N.E.L.O.P.E. Daniela Lorenzi, che ha ricordato come in Liguria, ogni giorno, almeno una donna si rechi in pronto soccorso per farsi medicare e ne esca con una prognosi che va dagli 11 ai 30 giorni a causa delle ferite riportate per la violenza domestica. Proprio per questo motivo, la senatrice Albano ha rimarcato che ormai, purtroppo, quello della violenza sulle donne “non è più un fenomeno, ma una piaga sociale. Una mattanza che deve finire”.
All’inaugurazione della panchina, oltre alle associazioni che operano sul territorio per aiutare le donne e alla senatrice Albano, che fa parte del gruppo di P.E.N.E.L.O.P.E., erano presenti anche il sindaco di Camporosso Davide Gibelli, il suo vice Maurizio Morabito, gli assessore Cristiana Celi, Fulvia Raimondo e Fabio Gastaudo e rappresentati della polizia locale e della compagnia dei Carabinieri di Ventimiglia. “La sensibilità dell’Arma dei carabinieri”, ha dichiarato Laura Tibald, presidente dello Zonta Club intemelio, “E’ fondamentale per contrastare questo fenomeno”.
“La panchina rossa è un simbolo riconosciuto a livello nazionale”, ha invece sottolineato il sindaco Gibelli, “E noi abbiamo accolto volentieri la proposta delle due associazioni di installare queste panchine, una qui nel parco, luogo molto frequentato dalle famiglie, e una in corrispondenza della pensilina dell’autobus nel centro storico”. “E’ un simbolo, una commemorazione delle vittime di femminicidio”, ha aggiunto Gibelli, “Ma è anche qualcosa di più: è un invito a riflettere e ad abbattere il muro del silenzio”.
Daniela Lorenzi, presidente associazione P.E.N.E.L.O.P.E.