Braccio di ferro Rt/lavoratori, ecco le motivazioni della sentenza del giudice

30 dicembre 2017 | 07:19
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Braccio di ferro Rt/lavoratori, ecco le motivazioni della sentenza del giudice

Una battaglia legale che ha condannato l’azienda

Imperia. “E’ illegittima la riduzione della retribuzione erogata al lavoratore, qualora la stessa non sia collegata ad una minore gravosità delle mansioni espletate, sia con riferimento al contenuto intrinseco della prestazione che alle concrete modalità della stessa”.

E si legge ancora: “E’ pertanto condivisibile la censura avanzata dagli istanti nei confronti del provvedimento datoriale, in relazione alla violazione del divieto di reformatio in peius del trattamento economico già acquisito, trattandosi di emolumenti versati dalla Azienda addirittura per alcuni decenni”. È uno dei passaggi chiave della sentenza del giudice del tribunale di Imperia Roberto De Martino che ha condannato la Rt al pagamento di oltre due milioni di euro per i lavoratori dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico.

La vicenda è quella relativa alla disdetta della contrattazione integrativa di secondo livello nei confronti dei dipendenti. Storia che aveva innescato una dura battaglia legale che si è conclusa con la condanna dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico in provincia di Imperia e per la quale la Provincia ha allungato, nel corso dell’ultimo consiglio, il contratto per altri quattro anni.

In buona sostanza sarebbero stati violati gli accordi assunti con i lavoratori che erano stati sottoscritti tra il novembre 1983 e il marzo 1994 con l’azienda. A difendere i dipendenti che hanno innescato la battaglia contro la Rt era l’avvocato Giuseppe Acquarone del foro di Imperia.