89 anni fa moriva a Bordighera Luigi Cadorna, il generale ricordato per la disfatta di Caporetto



La “città delle palme” lo ricorda con una targa commemorativa e una via a lui intitolata
Bordighera. Gli italiani lo ricordano per la “disfatta di Caporetto”, la battaglia nella valle dell’Isonzo combattuta e persa tra l’ottobre e il novembre del 1917 che rappresenta la più grave disfatta nella storia dell’esercito italiano, tanto che, nella lingua italiana e non solo, il termine “Caporetto” è diventato sinonimo di sconfitta disastrosa. Non tutti sanno però, che Luigi Cadorna, generale e politico italiano nato a Pallanza nel 1850, morì a Bordighera, precisamente il 21 dicembre del 1928: 89anni fa.
Senatore dal 1913 fino all’anno della sua morte, Cadorna non aderì al fascismo ma nonostante questo, Mussolini lo nominò, nel 1924, “Maresciallo d’Italia”, riabilitando la figura del generale, considerato da molti un “macellaio” per i tanti giovani soldati mandati a morire, come chiesto dal Grande Mutilato di Guerra Carlo Delcroix, presidente dell’associazione dei reduci.
Cadorna si spense a 78 anni in una stanza dell’ex “Pensione Jolie”, poi diventata “Hotel Britannique” e oggi residence. Proprio sulla faccia dell’edificio che si affaccia in via Regina Margherita, venne posta una placca commemorativa, mentre la salma del generale venne riportata nella sua città natale, a Pallanza.
Bordighera ha anche una via intitolata a Luigi Cadorna: una piccola traversa che collega via Vittorio Emanuele alla passeggiata a mare.