Vertice in prefettura sui migranti a Ventimiglia, si agisce con pulizia e diplomazia, ma niente sgomberi: “Lasciano il tempo che trovano”

14 novembre 2017 | 13:26
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Vertice in prefettura sui migranti a Ventimiglia, si agisce con pulizia e diplomazia, ma niente sgomberi: “Lasciano il tempo che trovano”
Vertice in prefettura sui migranti a Ventimiglia, si agisce con pulizia e diplomazia, ma niente sgomberi: “Lasciano il tempo che trovano”
Vertice in prefettura sui migranti a Ventimiglia, si agisce con pulizia e diplomazia, ma niente sgomberi: “Lasciano il tempo che trovano”
Vertice in prefettura sui migranti a Ventimiglia, si agisce con pulizia e diplomazia, ma niente sgomberi: “Lasciano il tempo che trovano”
Vertice in prefettura sui migranti a Ventimiglia, si agisce con pulizia e diplomazia, ma niente sgomberi: “Lasciano il tempo che trovano”
Vertice in prefettura sui migranti a Ventimiglia, si agisce con pulizia e diplomazia, ma niente sgomberi: “Lasciano il tempo che trovano”

Aumentate le forze dell’ordine sul territorio

Imperia. Si è svolto oggi in prefettura un vertice tra i capigruppo consiliari del comune di Ventimiglia, il sindaco Enrico Ioculano e il prefetto Silvana Tizzano per fare il punto sulla situazione di emergenza migranti vissuta nella città di confine.

“E’ stata l’occasione per ripercorrere quello che è il tracciato che abbiamo individuato per la gestione di Ventimiglia, che è una gestione particolarmente difficile, che ogni giorno cambia un po’ le sue caratteristiche e ci pone davanti a situazioni diverse”, ha dichiarato il prefetto al termine dell’incontro. 
“Da parte mia”, ha aggiunto, “Ho cercato di confermare un’attenzione altissima rispetto a quel territorio. Non ci siamo mai distratti neanche per un attimo, non ci è mai sfuggita di mano la situazione di Ventimiglia”. Il prefetto ha affermato di avere un contatto quasi quotidiano “con il mio referente nazionale per affrontare e risolvere al meglio i problemi”. Lo dimostra il numero di forze dell’ordine presenti a Ventimiglia. “C’è un rapporto abitante/forze dell’ordine altissimo che fa invidia a tante realtà italiane e questo serve per alzare al massimo la percezione della sicurezza dei cittadini”.
A seguito di un cambiamento del flusso migratorio, con l’arrivo a Ventimiglia di migranti nordafricani è stato rimodulato il dispositivo messo in atto in precedenza, come ha reso noto sempre il prefetto: “Lo abbiamo fatto per andare incontro alle ultime contingenze e quindi dare una sensazione di prossimità delle forze dell’ordine rispetto ai cittadini, con una presenza appiedata sulle strade principali e non solo da parte di rappresentati delle forze dell’ordine. Tutto il resto fa parte di un processo che sfugge alla nostra possibilità di controllo: un flusso migratorio che ha avuto negli ultimi tempi delle connotazioni eccezionali, è un flusso che non si può fermare tenuto conto del desiderio estremo di queste persone di superare il confine per raggiungere paesi diversi, desiderio rispetto al quale sappiamo che questi migranti sono disposti anche a rimetterci la vita e lo hanno purtroppo dimostrato su questo territorio”.

Prefetto di Imperia Silvana Tizzano

Per quanto concerne i “punti caldi” del territorio ventimigliese, ovvero il quartiere delle Gianchette e il greto del fiume Roja dove centinaia di migranti hanno creato un accampamento di fortuna, il prefetto ha dichiarato: “L’unica forma di intervento è garantire presenza forte delle forze dell’ordine che controllano continuamente anche le persone che vi si trovano, tenendo presente però che molte di queste sono persone con tanto di permesso, sono migranti regolari sul nostro territorio e quindi non si può procedere a deportazione di soggetti che sono liberi di circolare a meno che non si rendano responsabili di particolari illeciti o non risultino, ai controlli, irregolari. Questa è una percentuale sempre più bassa perché tante persone migranti che avrebbero un tetto, un piatto caldo, una sistemazione migliore in altre regioni d’Italia si spingono fino a Ventimiglia con la speranza di passare il confine, quindi è difficile intervenire su soggetti che non c’è motivo di espellere o fare espatriare”.

Consigliere Carlo Iachino

Non verranno attuati, invece, sgomberi coatti per limitare la presenza di migranti sul lungofiume.
“La scelta di fare uno sgombero coattivo lascia il tempo che trova”, ha spiegato infatti la Tizzano, “Data l’immensità dei luoghi e l’impossibilità di controllare fisicamente questo lungo versante dove i migranti si sistemano, un qualsiasi sgombero non avrebbe effetto che per dieci minuti. Per questo si interviene in modo diverso, da una parte con pulizie sistematiche per questioni igieniche, ma anche per dare un senso di riappropriazione del territorio, e dall’altra con operazioni di polizia che vengono fatte ma nel modo in cui vanno fatte in un paese degno di chiamarsi civile. Non possiamo fare interventi antigiuridici: vanno studiati e strutturati”.

“Il prefetto si è dimostrato disponibile in assoluto, ha detto che sta facendo l’impossibile e in effetti da qualche giorno sono aumentate le forze di polizia che girano e chiedono documenti: questo per prevenire possibili episodi di criminalità”, ha dichiarato Carlo Iachino, consigliere di opposizione del gruppo “Progetto Ventimiglia, “Il parco rosa rimarrà fino a quando ci sarà questa emergenza, nessuno sa come e quando verrà eliminato”.

“Il tavolo è servito per dare a tutti cognizione della situazione contingente, di quello che è stato fatto in città”, ha detto il sindaco Enrico Ioculano, “Si è fatta anche chiarezza su quelli che sono i diversi ruoli. Punti di svolta oggi non ce ne sono. Abbiamo fatto il punto, tenendo conto che c’è una situazione che sarà difficile fin quando ci saranno gli arrivi. Il dispositivo di sicurezza è stato rinforzato in modo piuttosto evidente e sta diminuendo in modo altrettanto evidente la presenza tunisini”.