Ventimiglia, straniero ubriaco entra in scuola di danza dicendo che vuole un rapporto sessuale

2 novembre 2017 | 18:07
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Ventimiglia, straniero ubriaco entra in scuola di danza dicendo che vuole un rapporto sessuale

In questo caso la violenza sessuale non è stata consumata

Ventimiglia. “In vent’anni una cosa del genere non mi era mai capitata prima”. A dichiararlo è la titolare di una scuola di danza in corso Genova che, qualche settimana fa, è stata molestata da uno straniero, visibilmente ubriaco, entrato all’interno del suo locale.
“Erano le 19,30 circa”, racconta M.F., “Quando un uomo è entrato dalla porta della scuola che noi abbiamo sempre lasciato aperta in modo che le ragazze potessero entrare e uscire. Barcollava, era ubriaco se non anche drogato”. Le maestre di danza, che stavano per iniziare una lezione con cinque ragazze tra i 15 e i 25 anni, hanno subito chiamato la titolare, che giunta nell’androne della palestra ha chiesto all’uomo cosa volesse.

“Visto che sembrava non capire l’italiano, ho chiesto in inglese”, racconta la donna, “A quel punto mi ha risposto che ero bellissima e che voleva fare sesso con me”. “So che queste persone fiutano la paura, quindi ho mantenuto la calma”, spiega, “Ho fatto chiudere gli spogliatoi della palestra a chiave e invitato l’uomo a uscire. Siccome non lo faceva, rinvolgendomi all’insegnante di danza ho chiesto di chiamare la polizia: l’ho fatto in inglese, in modo che capisse”.

Per tutta risposta l’uomo, “mi sembrava un pakistano, un indiano, continuava a rimanere dov’era e a parlare di sesso, così l’ho letteralmente spinto fuori dalla porta”. Alunne e insegnanti si sono chiuse a chiave all’interno della scuola, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, giunte sul posto una ventina di minuti dopo, quando ormai dell’uomo non c’era più traccia.

L’episodio è accaduto il 10 ottobre, ma la notizia è trapelata solo oggi. “Non mi era mai accaduto prima”, conclude la titolare, “Ora la porta la chiudiamo sempre a chiave e vado personalmente ad accompagnare le ragazze quando entrano o escono dalla palestra in modo che una cosa del genere non si ripeta più”.