Ventimiglia, minacce al sindaco Ioculano: spunta la pista del mitomane

Sui social network sfoghi accesi e coloriti che non costituirebbero reali minacce all’incolumità del sindaco
Ventimiglia. Tre lettere recapitate al palazzo comunale e indirizzate al sindaco Enrico Ioculano in tre diverse date (il 26 maggio, il 25 agosto e il 2 novembre) potrebbero essere state scritte da qualche mitomane, scatenatosi a seguito dell’emergenza migranti che da tre anni colpisce in particolar modo la città di confine. E’ questa una delle ipotesi più accreditate tra gli inquirenti, che hanno iniziato le indagini quando al sindaco è stata recapitata la prima missiva. A seguito di quella prima lettera, battuta a macchina, si era riunito come da protocollo il comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica della provincia di Imperia, che aveva immediatamente disposto la misura della “vigilanza riservata” per proteggere il primo cittadino.
Oltre alle lettere, Ioculano è stato più volte accusato sui social network, in particolar modo Facebook, di essere il fautore della situazione ventimgliese: in questo caso, però, non si tratterebbe di vere e proprie minacce alla sua persona ma di “sfoghi” un po’ troppo accesi e coloriti dovuti alla presenza massiccia di migranti che ha esasperato parte della popolazione. Presenza che, come rimarcato più volte dallo stesso Ioculano, non dipende dalla sua volontà.
In ogni caso, domani pomeriggio i sindaci del comprensorio intemelio si riuniranno nella sala consigliare del palazzo comunale per esprime la propria solidarietà a Enrico Ioculano.