Ventimiglia, in consiglio comunale minoranza chiede sgombero greto roja e smantellamento Parco Roja
Illustrata dal consigliere Silvia Malvindi, sindaco Ioculano: “Sono d’accordo”
Ventimiglia. Lotta all’abusivismo commerciale, sgombero immediato delle aree del demanio, identificazione dei soggetti che fanno accattonaggio, progressivo smantellamento del campo di accoglienza allestito al Parco Roja, monitoraggio associazioni e organizzazioni che si occupano dei migranti, richiesta di istituzione di “strade sicure”, presidio nei parchi pubblici e nelle scuole per tutelare i bambini, messa in opera di un piano di riqualificazione urbana e del verde pubblico per riqualificare la città, allontanando il degrado: sono queste le richieste contenute nella mozione presentata dai consiglieri di opposizione nel corso di un consiglio comunale sulla sicurezza urbana.
“Molte di queste cose le stiamo già facendo”, ha replicato il sindaco Enrico Ioculano, che ha fatto capire ai presenti che tra “il dire e il fare”, come dice il proverbio, “c’è di mezzo il mare”. “Se le richieste sono queste voto subito la mozione: perché queste cose le condivido anche io”, ha aggiunto il primo cittadino, aggiungendo che per quanto riguarda lo sgombero del greto del Roja “l’ordinanza la firmo anche domani se c’è accordo con l’autorità preposta, perché la situazione non è decorosa né per i migranti né per i cittadini che abitano davanti. Ma cosa facciamo? Lo sgombero con 19 agenti della polizia locale?“.
“Ventimiglia ha subito una grave ingiustizia in questi anni”, ha dichiarato il consigliere Giovanni Ballestra aprendo il dibattito, “Non è possibile che sia tutto giustificabile solo perché siamo una città di confine. In questa città la violazione del diritto ha raggiunto limiti estremi e quando sento autorità che pensano che il greto del Roja possa restare ad essere a occupato io, davvero, mi tocco… Di cosa hanno paura? Hanno paura che poi questo problema emerga? Perché prima o poi piove, prima o poi il Roja ingrossa… poi andiamo sui giornali perché qualcuno annega ”. Ballestra si è poi chiesto come sia possibile che richiedenti asilo ospitati da cooperative vengano a Ventimiglia a chiedere l’elemosina: “Chi c’è dietro? Dove vanno questi soldi? Perché chiedono l’elemosina?”. E ancora: “Perché il Campo Roja è stato istituito proprio a Ventimiglia? Se queste persone non possono passare il confine, perché metterle a 10 km dalla Francia?”.
“Sono anni che siamo dimenticati, anche il partito di governo ci ha abbandonato”, ha esordito il consigliere di opposizione Silvia Malivindi (M5S), “Ci dicono che non possono spostare i migranti dal greto del fiume al Parco Roja, ma se io vado ad accamparmi lì venite e mi mandate via. La normativa ci impedisce di farli andare nel centro e farli stare lì, benissimo, ma ci vieta anche di comportarci come ci comporteremmo per noi? Quindi non è vero che c’è un limbo normativo, è una presa in giro. E’ fastidioso fare andare via questi poveracci mentre dormono in mezzo ai topi, certo! Anche perché questi non si fermano, hanno attraversato l’Africa figurati se si spaventano perché un agente dice loro di alzarsi. Però va fatto, altrimenti si sparge la voce e pensano che qui a Ventimiglia si possa fare quello che si vuole”.
La Malivindi ha anche chiesto come mai in un centro di transito che “dovrebbe ospitare i migranti per il tempo necessario per decidere se fare richiesta d’asilo o altro, ci siano cinquanta persone di nazionalità tunisina? Non sono richiedenti asilo, non scappano dalle guerre e non sono nemmeno migranti economici! Verifichiamo perché sono lì”.
Al termine del dibattito, durato circa due ore e mezza, la mozione, emendata così come richiesto dal sindaco Enrico Ioculano (che ha voluto introdurre nel regolamento di polizia urbana il divieto di somministrazione di bevande e alimenti nei luoghi pubblici da parte di persone non autorizzate), è stata approvata con il voto favorevole di tutti i consiglieri ad eccezione di Diego Ferrari che si è astenuto.