Ventimiglia, aveva 100 ovuli di eroina in corpo: polizia arresta corriere della droga nigeriano

21 novembre 2017 | 18:01
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Ventimiglia, aveva 100 ovuli di eroina in corpo: polizia arresta corriere della droga nigeriano

La droga avrebbe fruttato diverse decine di migliaia di euro

Ventimiglia. Un chilogrammo di eroina, suddivisa in 100 ovuli di oltre 10 grammi ciascuno: è questo il quantitativo di droga ingoiato da un 33enne nigeriano scoperto e arrestato dai poliziotti della squadra mobile di Imperia e del commissariato di Ventimiglia mentre si aggirava nei pressi della stazione ferroviaria intemelia.
L’accusa, per lo straniero residente in provincia di Benevento, è traffico di sostanza stupefacente.

L’uomo ha subito attirato l’attenzione degli agenti della polizia di stato, sempre più impegnati ed attenti, anche sotto il profilo della repressione, alle fenomenologie delittuose poste in essere nella città di confine, ove negli ultimi tempi sono già stati potenziati dal questore di Imperia Cesare Capocasa i servizi straordinari interforze per il controllo e il contrasto del fenomeno dell’abusivismo commerciale e dell’immigrazione clandestina.

I poliziotti hanno proceduto ad un controllo, nel corso del quale, notando il particolare nervosismo del nigeriano, hanno intuito che potesse nascondere dello stupefacente con la nota “tecnica” consistente nell’ingoiare ovuli preconfezionati per evitare di essere scoperti durante il trasporto, per poi evacuarli e rivenderli.

I sospetti si sono rivelati immediatamente fondati: difatti, dopo aver proceduto, sotto il costante coordinamento della locale procura della Repubblica, all’accompagnamento del nigeriano in una struttura ospedaliera affinché fosse sottoposto ad una radiografia al torace, gli esiti di tale esame hanno consentito di scoprire che aveva ingerito ben 100 ovuli di eroina.

Nella mattinata odierna, quando le esigenze “cliniche” lo hanno reso possibile, l’arrestato è stato tradotto nel carcere di Imperia, mentre le indagini degli investigatori proseguiranno per accertare provenienza e destinazione dell’ingente quantitativo di stupefacente sequestrato, che, rivenduto sul mercato, avrebbe fruttato diverse decine di migliaia di euro.