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Salute, M5S: “Inserimento fibromialgia nei Lea più vicini”

15 novembre 2017 | 20:15
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Salute, M5S: “Inserimento fibromialgia nei Lea più vicini”

Approvata alla Camera la risoluzione che recepisce gran parte degli impegni del MoVimento. Il M5S presenterà un emendamento al Decreto Fiscale per inserire la sindrome nei livelli essenziali di assistenza

Liguria. “Oggi può essere una giornata di svolta per garantire un sacrosanto sostegno a quei quasi due milioni di cittadini che si stima soffrano di fibromialgia. Con l’odierna approvazione della risoluzione in commissione, il Governo si impegna includere questa sindrome nell’elenco delle malattie croniche che rientrano nei nuovi LEA. A questo punto diventa fondamentale che il Governo dia seguito a questo impegno già nel corso dell’approvazione del Decreto Fiscale, dove presenteremo un apposito emendamento”.

Così Matteo Mantero, deputato ligure del MoVimento 5 Stelle, in commissione Affari Sociali commenta l’approvazione della risoluzione unitaria che accoglie gran parte dei punti contenuti nella prima risoluzione sulla fibromialgia a sua firma.

“La risoluzione prevede anche l’avviamento di un piano di informazione e formazione al personale sanitario, al fine di consentire una più ampia e approfondita conoscenza della sindrome, la promozione della sperimentazione di cure integrate alla fibromialgia – agopuntura, ozonoterapia, idroterapia – e l’assunzione di iniziative per promuovere il telelavoro, a distanza o domiciliare, per i soggetti che soffrano di questa malattia. I cittadini italiani – afferma il pentastellato Mantero – stanno aspettando da troppo tempo l’esenzione dal pagamento del ticket e un percorso di cura e riabilitazione chiaro e omogeneo tra tutte le nostre Regioni, che attualmente procedono in ordine sparso. Proprio per sanare questo vulnus la risoluzione prevede anche l’individuazione sia di centri di riferimento regionali multidisciplinari, dedicati alla ricerca o all’attività clinico-assistenziale sulla sindrome della fibromialgia, sia delle migliori esperienze regionali sulla materia al fine di intraprendere un percorso diagnostico terapeutico assistenziale che rappresenti un modello per la futura standardizzazione a livello nazionale “.