Ricorrenza di Ognissanti, in provincia meno siccità che in Italia ed è boom di crisantemi

Barbagelata (Mercato dei Fiori): “I produttori locali sono stati bravi nel programmare la fioritura, questo ha permesso di ottenere un prodotto di qualità e battere la concorrenza”
Sanremo. La ricorrenza di Ognissanti è una buona occasione per spingere in alto il fatturato delle aziende floricole locali. Portare fiori sulle tombe dei propri cari è infatti una di quelle tradizioni tipicamente italiane capaci di resistere alla crisi. Fiore simbolo della commemorazione dei defunti è il crisantemo: varietà floricola che porta in sé il significato orientale di vita e felicità e che quest’anno ha aperto il Mercato dei Fiori di Sanremo a un business positivo.
«È un’ottima annata per i crisantemi – dice Franco Barbagelata, direttore del centro di commercializzazione floricola con base in Valle Armea –. La presenza del prodotto coltivato è quasi raddoppiata e lo stesso vale per quello venduto. Paradossalmente ci ha aiutato la siccità, in quanto in altre parti d’Italia il crisantemo è fiorito troppo presto e non era pronto per la vendita all’ingrosso. I nostri produttori locali sono stati invece lungimiranti nel programmarne la fioritura, generalmente alla fine di ottobre, per la sua commercializzazione. Questo ha permesso di ottenere un prodotto di qualità e battere la concorrenza».
Quanto ai volumi, per la festività di Ognissanti il Mercato dei Fiori conta circa 125mila steli di crisantemi venduti a circa 70 centesimi di euro ciascuno. Anastasia, Spider e Sheena sono state invece le varietà più apprezzate dai consumatori, del resto anche le più diffuse sul territorio. «Tirando le somme – sottolinea Barbagelata – per i crisantemi è stata una stagione interessante. Fra poco si aprirà il periodo dei ranuncoli, anzi, annuncio che l’asta quest’anno si aprirà in anticipo, il prossimo 8 novembre».