Progetto “NewHell”: nei laboratori dell’IRF coltivazione in vitro e piante monitorate con telecamere

16 novembre 2017 | 18:59
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Progetto “NewHell”: nei laboratori dell’IRF coltivazione in vitro e piante monitorate con telecamere

Dopo 5 anni di sperimentazione pronte le prime varietà di elleboro. Beruto: “Ci aspettiamo di sensibilizzare le nostre aziende su questo nuovo prodotto”

Sanremo. Si è svolto oggi pomeriggio all’Istituto Regionale per la Floricoltura (IRF) il convegno dedicato al progetto “NewHell” che promuove l’introduzione del genere dell’elleboro nel comparto florovivaistico ligure.

Dopo la sperimentazione in vitro e la coltivazione delle piantine nelle serre dell’IRF dotate di lampade di calore e telecamere per monitorarne la crescita, tutto è pronto per il lancio del progetto dedicato all’elleboro, una varietà ancora poco conosciuta ma che si presta benissimo alla coltivazione sul nostro territorio.

L’intento del progetto, iniziato 5 anni fa e inserito nel Programma di Sviluppo Rurale e supportato da fondi dell’Unione Europea e di Regione Liguria, non è solo quello di informare i coltivatori locali della disponibilità di questo prodotto sempre più richiesto dal mercato, ma anche di mostrarne la fattibilità produttiva sul nostro territorio, sia nella varietà da vaso che come fiore reciso.

A descrivere le caratteristiche di questo nuovo progetto, la direttrice dell’IRF, Margherita Beruto, che dopo averne illustrato i punti fondamentali ha anche elencato le varietà già brevettate dal centro di ricerca e pronte per essere distribuite ai coltivatori locali.

Sono 5 le principali varietà selezionate fino ad ora e presentate anche nel piccolo showroom dell’istituto: “Nikita“, “Francesco“, “Domingo“, “Guapa” e “Mapada“.

Le prime due in particolare, sono quelle che hanno risposto meglio al progetto di sperimentazione. “Nikita“, infatti, si presta molto bene come pianta da vaso mentre “Francesco“, caratterizzato da un fiore bianco, si presenta benissimo anche come fiore reciso.

Tutte le varietà sono caratterizzate da una buona resistenza alle temperature più rigide e si adattano molto bene anche al clima mediterraneo. Si tratta, infatti, di incroci derivati da qualità di elleboro originarie dei paesi nordici e varietà originarie di alcune zone della Corsica e della Sardegna.

Per garantire lo sviluppo del progetto “NewHell” l’Istituto Regionale per la Floricoltura non solo organizzerà incontri informativi dedicati ai coltivatori e azioni dimostrative presso aziende pilota e cooperative, ma permetterà anche alle aziende interessate di visionare la collezione delle varietà selezionate direttamente nelle serre dell’istituto.

Per le aziende che sceglieranno di coltivare l’elleboro, inoltre, sarà anche garantita un’azione capillare di supporto da parte dei tecnici dell’IRF.

Come ha spiegato la direttrice dell’istituto: “ci aspettiamo di sensibilizzare le nostre aziende su questo nuovo prodotto e di avere anche dei ritorni e degli input su questa varietà di piante considerato anche che nei 5 anni passati molte aziende pilota e realtà commerciali sono state fianco a fianco del nostro istituto per sviluppare questa ricerca”

“Per questo motivo – ha proseguito la Beruto – riteniamo che il dialogo con le aziende all’interno di questo ciclo di incontri sarà sicuramente un motivo di crescita per tutti”

All’incontro di oggi pomeriggio sono intervenuti anche Serena Viglione, del reparto tecnico-scientifico, e Diego Maccario, collaboratore dell’istituto, i quali hanno approfondito la discussione sul progetto “NewHell” spiegandone anche gli aspetti più tecnici.

Il progetto terminerà all’inizio di questa primavera con l’arrivo delle prime inflorescenze quando si potrà finalmente vedere anche il confenzionamento delle piante destinate all’utilizzo come fiore reciso e nella varietà da vaso.