Piano socio-sanitario, M5S: “Provvedimento vago”

29 novembre 2017 | 09:01
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Piano socio-sanitario, M5S: “Provvedimento vago”

“Tante buone intenzioni ma nessun obiettivo chiaro né tempi certi. Occasione persa per risolvere i veri problemi della sanità ligure”

Liguria.“Siamo di fronte a un provvedimento dall’indirizzo molto vago, a tratti astratto, che si limita a indicare una serie di buone intenzioni ma non fissa obiettivi misurabili o un cronoprogramma chiaro e preciso. È un po’ come affermare che si vuole combattere la fame nel mondo o promuovere la pace nei popoli. Siamo tutti d’accordo, ma non ci dicono né come, né quando né con quali mezzi o risorse”.

Questo il giudizio espresso da Andrea Melis, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Liguria, sul Piano Socio-Sanitario in discussione ieri in aula. Nel corso della relazione di minoranza Melis ha messo a nudo i punti critici del provvedimento e, al contempo, illustrato una serie di ordini del giorno ed emendamenti correttivi del testo.

“In particolare, con un Odg chiediamo alla Giunta di fermare l’affidamento ai privati degli ospedali di Bordighera, Albenga e Cairo Montenotte – sottolinea il consigliere M5S – Si tratta del punto centrale della nostra proposta di rilancio della sanità ligure, che prevede anche una serie di interventi mirati: dal riconoscimento della figura del caregiver familiare al potenziamento dell’informazione sull’importanza degli screening oncologici; dalla maggiore tutela ai soggetti ludopatici all’estensione dell’elisoccorso agli orari notturni. Tra le nostre proposte, anche la creazione di una lista d’attesa unica per ogni Asl e nuove regole sulla loro trasparenza, per garantire l’abbattimento delle liste lumaca: aspetto, questo, al centro anche del nostro programma nazionale. E poi il potenziamento di radiologia interventistica per tutti i Dea di I livello, un consolidamento delle cure per l’autismo e, a livello savonese, l’integrazione dell’ospedale di Albenga con il Santa Corona di Pietra Ligure”.

“Nel PSSR esiste un’evidente discrepanza tra la situazione reale e le proposte in ambito di rete ospedaliere e servizi socio-sanitari – conclude Melis – Manca un serio piano di assunzioni di personale medico e infermieristico che risponda alla cronica carenza di personale e precarietà. Non è chiaro, inoltre, cosa la Regione ha intenzione di fare per mettere il servizio pubblico in grado di competere con il settore privato, alla luce delle privatizzazioni in atto. Il PSSR proposto da Toti e Viale rappresenta, in definitiva, una grande occasione persa per incidere davvero sui problemi della sanità ligure”.