occhi aperti |
Altre News
/
Imperia
/

Olio in arrivo dall’estero “spacciato” come italiano, l’allarme lanciato dalla Coldiretti

4 novembre 2017 | 12:53
Share0
Olio in arrivo dall’estero “spacciato” come italiano, l’allarme lanciato dalla Coldiretti

Sarà una delle annate più contenute dell’ultimo decennio per effetto del clima anomalo

Imperia. “Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte ‘miscele di oli di oliva comunitari’, ‘miscele di oli di oliva non comunitari’ o ‘miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari’ obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva”. La scritta, fa notare la Coldiretti, “è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile”. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti che ha messo in guardia i consumatori della provincia di Imperia come del resto d’Italia.

“Sulle nostre tavole sono in arrivo migliaia di tonnellate di olio di oliva del nuovo raccolto che esprime al meglio le note proprietà organolettiche, antiossidanti e nutrizionali che tendono a deperire nel tempo – dice la Coldiretti sottolineando come questa “sarà una delle annate più contenute dell’ultimo decennio per effetto dell’andamento climatico anomalo. Tuttavia conserviamo il posto di onore a livello mondiale”.

Ma la Coldiretti ricorda anche che “vi è stato un incremento produttivo di alcuni Paesi come la Tunisia dove si prevede una produzione di 220mila tonnellate di olio di oliva più che raddoppiata rispetto allo scorso anno (+ 120%), ma anche dalla Turchia, con una previsione di 180mila tonnellate (+2%); Marocco, con 120mila t (+ 9%); Algeria, con 80mila t (+ 27%); Argentina, con 37mila tonnellate (+ 74%); e Giordania ed Egitto, entrambe con 25mila, che in entrambi i casi con un aumento del 25% rispetto alla Campagna Olearia 2016/2017. Il rischio evidente – sottolinea la Coldiretti – è che bottiglie d’olio straniero vengano “spacciato” come italiano”.