Olio esportato da Pontedassio in Russia non era extravergine, ma il giudice assolve il titolare del frantoio

La storia raccontata a palazzo di giustizia
Imperia. Olio d’oliva venduto in Russia come olio d’oliva extravergine. Una storia che ha visto finire sotto accusa N. B. , titolare di un frantoio a Pontedassio.
Oggi il tribunale di Imperia l’ha assolto perché il fatto non sussiste perché non è stato accertato il dolo. Lo stesso pm Molinari ha chiesto l’assoluzione dell’imputato.
Ad esportare l’olio doveva essere una ditta di import export di Modena e da qui per la Russia. Ma N. B. era il 2011, aveva sostenuto che l’olio uscendo dal frantoio era olio sicuramente d’oliva extravergine. Forse quindi potrebbe aver subito delle alterazioni durante il viaggio prima di essere sottoposto ad accurati controlli da parte della Dogana.
La partita d’olio era stata sottoposta ad accurate analisi di laboratorio ed era emerso che l’olio era rancido e quindi non extravergine. Ma l’avvocato difensore Nicola Ditta ha sostenuto che l’olio era prodotto come tale e quindi si trattava di olio extravergine d’oliva. “Sulla correttezza del mio assistito non vi sono mai stati dubbi e lo ha capito anche il tribunale. La vicenda, dunque, si chiude qui”, ha spiegato a Riviera24 il legale.