Misterioso incidente nucleare in Russia e tracce radioattive in Costa Azzurra, la nube sarebbe passata prima dall’Italia

21 novembre 2017 | 17:38
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Misterioso incidente nucleare in Russia e tracce radioattive in Costa Azzurra, la nube sarebbe passata prima dall’Italia

Prime ammissioni del fatto da parte delle autorità russe

Sembra dipanarsi la coltre di mistero che aleggia intorno all’esponenziale innalzamento del livello di radioattività nell’ambiente, verificatosi il settembre scorso in Russia. Secondo quanto scrive il quotidiano inglese “Guardian” la nube radioattiva sarebbe arrivata prima in Italia per poi dirigersi verso gli altri paesi europei del nord. Secondo fonti dell’Arpal, valori infinitesimali di radiotttività, ma superiori alle media, sono stati registrati anche in Liguria, ma non costituirebbero assolutamente un pericolo per la salute.

Quel che è certo è che dal 27 settembre al 13 ottobre l’Istituto per la Protezione dalle Radiazioni e la Sicurezza Nucleare (IRSN) ha rilevato tracce radioattive in diverse stazioni del sud-est, in particolare nella città capoluogo della Costa Azzurra, a La-Seyne-sur-Mer e in Corsica, nell’abitato di Ajaccio.

Lunedì scorso – secondo il Guardian – il servizio metereologico russo (Rosgidromet) ha ammesso il metallo pesante Rutenio 106 (non presente in natura) in diversi parti del paese ha raggiunto concentrazioni fino a 986 volte superiori alla radiazione naturale di fondo. L’isotopo è stato localizzatone nel sud della Russia, nella regione del Tartasan. In particolare, la concentrazione più alta – secondo quanto riporta il Corriere della Sera – è stata registrata dalla stazione metereologica di Argayash, nella regione di Chelyabinsk, a circa trenta chilometri di distanz adal sito nucleare di Mayak. Proprio lì nel 1957 si verificò il più grave incidente nucleare della storia.