Maxi operazione anti ‘ndrangheta a Ventimiglia: arrestato Giuseppe Gallo

7 novembre 2017 | 17:44
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Maxi operazione anti ‘ndrangheta a Ventimiglia: arrestato Giuseppe Gallo
Maxi operazione anti ‘ndrangheta a Ventimiglia: arrestato Giuseppe Gallo
Maxi operazione anti ‘ndrangheta a Ventimiglia: arrestato Giuseppe Gallo
Maxi operazione anti ‘ndrangheta a Ventimiglia: arrestato Giuseppe Gallo

L’operazione, condotta della squadra mobile della questura di Reggio Calabria

Ventimiglia. Giuseppe Gallo, 33enne nato a Reggio Calabria, è stato arrestato nella città di confine, dove risiede, dagli agenti della polizia di Stato nell’ambito dell’operazione “CUMPS – Banco Nuovo” – coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e condotta nei confronti di un’organizzazione di ‘ndrangheta operante nel versante jonico della provincia reggina ed in altri parti del territorio italiano. Il 33enne è stato trovato in possesso di più di mezzo chilo di cocaina.

L’arresto è avvenuto alle prime luci dell’alba, quando la squadra mobile della questura di Imperia, ha rintracciato Giuseppe Gallo nella propria abitazione ventimigliese per eseguire, nei suoi confronti, l’ordinanza cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria, che ha disposto il suo obbligo di soggiorno nel comune di Brancaleone (RC).
Gli agenti hanno perquisito l’appartamento del 33enne, scoprendo, abilmente nascosta, una “mattonella” di cocaina, in pietra, del peso complessivo di 753 grammi mancante di una porzione, evidentemente già utilizzata per la vendita. Sono stati inoltre rinvenuti bilancini di precisione e sostanza da taglio, tutti chiari segnali dell’attività di spaccio svolta dall’arrestato.

L’operazione, condotta della squadra mobile della questura di Reggio Calabria, dai commissariati di polizia di Condofuri (RC) e Bovalino (RC) e dal nucleo investigativo del comando provinciale dell’arma dei carabinieri e del gruppo carabinieri di Locri (RC), ha svelato l’operatività di diverse articolazioni della ‘ndrangheta nei centri di Brancaleone, Africo e Bruzzano Zeffirio ed in particolare i nuovi assetti organizzativi ed i ruoli rivestiti dagli affiliati, all’indomani della “pace” raggiunta dalle cosche dopo la sanguinosa faida di Africo-Motticella, che aveva visto affermarsi i gruppi “Palamara-Scriva” e “Mollica-Morabito”; la riorganizzazione degli assetti della ‘ndrangheta sul territorio di Brancaleone ha dato origine ad un “Banco nuovo”, ovvero una nuova “locale” caratterizzata dalla spiccata tendenza degli affiliati a controllare i lavori e le opere pubbliche del comune.
Le indagini hanno portato, altresì, alla luce l’esistenza di una pericolosa cellula di ‘ndrangheta, di nuova generazione, definita “CUMPS”, ovvero abbreviazione di “compare”: era questo il termine con il quale gli affiliati alle cosche si chiamavano tra di loro nei dialoghi sui social network individuati dagli investigatori.

Dalla Calabria, le indagini hanno raggiunto Ventimiglia e l’arresto di oggi conferma quanto sia attuale l’interesse delle organizzazioni mafiose di matrice ‘ndranghetista per il territorio imperiese, in particolare per la città di confine, anche in ragione della sua collocazione territoriale a ridosso del confine francese.

Il brillante risultato conseguito con l’individuazione e l’arresto di Giuseppe Gallo, in un anonimo appartamento di Ventimiglia è il frutto, oltre che dell’efficace azione investigativa dei colleghi reggini coordinati da quella D.D.A., del capillare controllo del territorio e costante monitoraggio delle “presenze” di soggetti ritenuti di interesse investigativo da parte della polizia di Stato, secondo le precise direttive del questore di Imperia Cesare Capocasa.