La storia di Max, quarta generazione di guardiani del cimitero, “Non è un lavoro triste ma pieno di vita”

1 novembre 2017 | 17:42
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Il prossimo anno per Vial si apriranno le porte della pensione e il passaggio del testimone con suo figlio arrivando alla quinta generazione

Nizza. Si chiama Max Vial ed è una figura emblematica della città di Nizza. E’ capo-guardiano del cimitero da 44 anni, un lavoro da padre in figlio per ben quattro generazioni e dal prossimo anno per Vial si apriranno le porte della pensione e il passaggio del testimone con suo figlio per arrivare alla quinta generazione di guardiani del cimitero.

Max Vial ha raccontato perché ama tanto questo lavoro tramandato di generazione in generazione, in che cosa consiste la sua nobile professione ed i suoi legami con le tante persone che incontra ogni giorno.

“Tanti mi dicono che faccio un lavoro triste – ha detto Vial – ma in realtà è pieno di vita, è molto bello. La gente – prosegue – non viene più una volta all’anno ma più spesso ed ho modo di conoscere i parenti dei defunti, i bambini, parlare con loro…”

Nel giorno di Ognissanti ci pareva giusto raccontare chi tutti i giorni della sua vita si prende cura di chi non è più con noi.

Il cimitero du Chateau fu costituito con le regie lettere patenti nel 1783 dal re di Sardegna Vittorio Amedeo III e si trova sulla collina che domina il golfo di Nizza. 2800 sono le tombe presenti e lì vi sono seppelliti personaggi del calibro di Léon Gambetta, Gaston Leroux, Alexandre Herzen, Emil Jellinek, René Goscinny, Freda Betti e tanti altri.

(video pagina Facebook Ville de Nice)