La favola per bambini ambientata a Imperia scritta da Sara Pellegrini

15 novembre 2017 | 14:36
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La favola per bambini ambientata a Imperia scritta da Sara Pellegrini
La favola per bambini ambientata a Imperia scritta da Sara Pellegrini
La favola per bambini ambientata a Imperia scritta da Sara Pellegrini

“La storia di Isabella che racconto è la mia. Vorrei far capire attraverso questo libro quanto sia necessaria la noia per far sviluppare la fantasia e l’immaginazione nei bambini”

Imperia. È rivolta a tutti i bambini la favola fresca di stampa della giovane scrittrice imperiese Sara Pellegrini, dal titolo “Isabella e il suo amico“. Sara laureata al Dams di Imperia, ha come grande passione, fin da quando era bambina insieme al pattinaggio, la scrittura.

Comincia, così, a collaborare con varie testate giornalistiche locali, e cura una rubrica su Radio Grock, ma il suo vero sogno è scrivere storie di fantasia, novelle. Ha tanti racconti nel cassetto Sara, che negli anni ha scritto e scritto, districandosi tra tanti impegni e svolgendo tanti altri lavori, come quello di educatrice con i bambini e insegnante di pattinaggio. Ma un bel giorno un sogno dal cassetto è riuscito a uscire ed è stata prodotta questa edizione di “Isabella è il suo amico”, una storia per bambini scritta da Sara Pellegrini e arricchita dalle illustrazioni di Valeria Cafagna.

Ho da sempre avuto la passione per la scrittura e un giorno ho pensato di coniugare questo amore per lo scrivere con il mio lavoro che svolgevo con i bambini, e mi è venuta l’idea di “Isabella e il suo amico” un favola per bambini, che avevo già da un paio di anni nel cassato, e che oggi sono riuscita ad autropodurre” ci racconta Sara “La storia di Isabella in realtà è la mia, è un racconto autobiografico della mia infanzia; la bimba che racconto sono io.  Anche dai disegni, realizzati da Valeria Cafagna, una ragazza milanese, che studia illustrazioni grafiche a Madrid, si può notare che Isabella ha delle caratteristiche fisiche che mi appartengono, come i capelli ricci e scuri. L’incontro con Valeria è stato fondamentale e molto importante, appena ha letto la mia storia le è piaciuta tanto e ha voluto realizzare questi disegni, che dapprima lei ha creato per un progetto da presentare all’università, solo successivamente abbiamo deciso, insieme, che potevamo ricavarci un libro di fiabe per bambini che per il momento abbiamo deciso di autoprodurre, perché l’editoria, in questo periodo storico, non ha tanti soldi da investire, in nuove proposte non conosciute. Valeria ha riportato con le immagini esattamente quello che avevo in testa è stata pazzesca, senza neanche conoscersi  è stata bravissima e ci siamo ripromesse di collaborare ancora in futuro per realizzare altri progetti, visto che io nel cassetto ho altri tantissimi racconti, e centinaia di storie; lo stile di Valeria semplice, con i colori dalle tonalità pastello mi ha conquistata fin da quando ho visto le prime bozze, adatte alle parole della mia fiaba. Qual’è il tema della tua storia? “La mia favola parla di Isabella che è una bambina che passa le giornate da sola, senza giocare con i compagni della sua età, quando a un certo punto conosce un amico molto speciale: un cavallo, che comincia a farle compagnia. Questo cavallo esiste realmente” continua a raccontare Sara “io ho avuto la possibilità di rincontrarlo, dopo tanti anni, e ho scoperto, inoltre, che appartiene a un mio amico. Voglio esprimere con la storia che ho raccontato il vero valore dell’amicizia, che va al di là di ogni appartenenza razziale, intesa come non distinzione tra esseri umani e animali, in quanto l’amore di un bambino va al di là di ogni preconcetto. Con la mia fiaba vorrei far divertire i bambini che la leggeranno e sogno che ogni genitore lo possa raccontare al proprio figlio prima di andare a dormire e che sia sul comodino di tanti bambini. Un altro messaggio importante che vorrei far passare attraverso questo racconto, e adesso parlo come educatrice e non come scrittrice, ci tiene a precisare Sara “è la necessità di far trascorre più tempo libero ai bambini. Molto spesso lavorando con loro li ho visti spesso sovraccaricati di una miriade di attività, danza, basket, corsi vari, e non hanno più tempo per quella sana noia che permette ai bambini di sviluppare la fantasia e l’immaginazione, come invece è successo a me. “Grazie alla noia continua Sara “mi sono creata un mondo pieno di cretività e magia e spero in futuro di poter continuare a raccontare le mie storie”