Incontro in Prefettura sulla sicurezza di Ventimiglia, Malivindi (M5S): “Scettica su metodi e possibili risultati”

12 novembre 2017 | 10:17
Share0
Incontro in Prefettura sulla sicurezza di Ventimiglia, Malivindi (M5S): “Scettica su metodi e possibili risultati”

“Se la causa del problema (migranti ndr) è da imputarsi a politiche internazionali sbagliate, la gestione del problema è da imputarsi proprio al Pd, che ha l’unica responsabilità di un sistema di accoglienza che non funziona”

Imperia. Silvia Malivindi, capogruppo e consigliere del Movimento 5 stelle di Ventimiglia, scrive quanto segue:

“Con riferimento all’incontro chiesto dai capigruppo consiliari con il Prefetto e convocato da quest’ultimo per il 14 novembre  alle 10 in Prefettura, comunico che purtroppo non potrò essere presente a causa di un impegno lavorativo improrogabile.

La mia assenza non sarà certo dovuta a mancanza di interesse e a tal fine tengo a precisare che sono sempre andata a tutte le riunioni aventi ad oggetto la sicurezza (avendole anche chieste personalmente) e inoltre ho già incontrato il Prefetto sul tema migranti in più occasioni insieme al parlamentare Simone Valente e al candidato premier Luigi Di Maio. Questa riunione del 14 novembre sarebbe stata un’ulteriore occasione, certo, ma resto scettica sui metodi e sui possibili risultati e vorrei spiegare il perché.

Il sindaco Ioculano ha piacere che le minoranze incontrino il Prefetto proprio perché si rendano conto dei limiti normativi che le forze dell’ordine hanno e di tutte le falle del sistema italiano che ricadono proprio sul Sindaco.

Bene, il M5s anche a livello nazionale dice queste cose oramai da anni: il sistema accoglienza è un fallimento caotico e dispendioso, anche solo il fatto di trasportare i migranti per il Paese da Ventimiglia a Taranto e poi ritrovarseli qui dopo una settimana è un ripiego costoso che serve a far respirare Ventimiglia ma non risolve il problema ma lo posticipa di qualche giorno.

Ma quello che ripeto oramai da anni al Sindaco, che si ritrova come noi cittadini a subire questo sistema, è che se la causa del problema è da imputarsi a politiche internazionali sbagliate, la gestione del problema è da imputarsi proprio al Pd, che ha l’unica responsabilità di un sistema di accoglienza che non funziona, ed è solo al suo partito che il Sindaco deve parlare, e non con un Prefetto che altro non può fare che applicare una normativa non più adeguata.

Ad esempio: se mancano gli strumenti normativi per far sì che i migranti stiano nel centro di accoglienza anziché nel fiume, se mancano gli strumenti alle forze dell’ordine e in Italia governa il Pd dal 2013, di chi è la colpa?

Concludo quindi dicendo che pur non potendo andare all’incontro, mi rendo conto di tutte le falle del sistema nazionale che hanno ridotto Ventimiglia in questo stato, ma ribadisco che essendo il Sindaco del Pd e non di un altro partito, vicino al ministro dell’Interno Minniti, è il Sindaco e solo lui (non certo le minoranze) a dovere parlare al suo governo e se non ce la fa perché troppo limitato nei suoi poteri, che chieda lo stato di emergenza e faccia nominare un Commissario governativo con ampi poteri in deroga che lo possa aiutare”.