In Liguria più mamme straniere. Le italiane? Sempre più anziane, come i papà

Nel 2016 le italiane hanno avuto in media 1,17 figli, 1,99 le straniere. L’età del parto è intorno ai 33 anni per le prime e ai 28 per le seconde. Gli uomini diventano papà a 35
Liguria. I liguri una specie in via estinzione? Ancora una volta l‘Istat ha confermato l’inesorabile processo d’invecchiamento che da tempo ha coinvolto la popolazione e un “debito” nei confronti delle donne di origine straniera, la cui maggior propensione ad avere figli è oramai diventata la forza trainante della curva demografica regionale.
Secondo l’Istituto nazionale di statistica nel 2016 le residenti in Liguria hanno avuto in media 1,30 figli per donna: un valore superiore a quello registrato nell’anno assunto dall’Istat come riferimento temporale, il 1995, dove il numero medio di figli per donna era di 0,94. La crescita non si deve tuttavia a una maggiore propensione delle italiane in età produttiva ad avere figli, ma all’aumento del numero delle straniere sul territorio regionale. Tanto è vero, che per le italiane l’indicatore è di 1,17 figli per donna, mentre ammonta a 1,99 per le donne straniere.
“L’aumento del numero medio di figli per donna registrato tra il minimo del 1995 e il 2010 – spiega l’istat – si è verificato nei territori interessati dal recupero delle nascite precedentemente rinviate da parte delle donne di cittadinanza italiana e dove la presenza straniera è più stabile e radicata (quindi più nati stranieri o con almeno un genitore straniero). Ciò è accaduto, in particolare, nelle regioni del Nord e del Centro mentre nel Mezzogiorno è proseguito il fenomeno della denatalità a causa della posticipazione delle nascite, ancora in atto da parte delle cittadine italiane, non compensata dalla quota, modesta in questa area, di nascite di bambini con almeno un genitore straniero”.
Quante all’età, come si legge nel dossier, “il dispiegarsi degli effetti sociali della crisi economica ha agito direttamente sulla cadenza delle nascite. Le donne residenti […] hanno accentuato il rinvio dell’esperienza riproduttiva verso età sempre più avanzate”: rispetto al 1995, in Liguria l’età media al parto è aumentata di quasi due anni, arrivando a 32,7 anni, con un divario di circa 4 anni rispetto alle straniere che vivono l’esperienza della maternità in media intorno ai 28,6 anni. Ma non solo le mamme, anche i papà sono sempre più anziani: 35,5 è l’età media degli uomini diventati genitori lo scorso anni.
A livello nazionale, “nel 2016 sono stati iscritti in anagrafe per nascita 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015. Nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità. Il calo è attribuibile principalmente alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani. I nati da questa tipologia di coppia scendono a 373.075 nel 2016 (oltre 107 mila in meno in questo arco temporale). Ciò avviene fondamentalmente per due fattori: le donne italiane in età riproduttiva sono sempre meno numerose e mostrano una propensione decrescente ad avere figli. La fase di calo della natalità avviatasi con la crisi è caratterizzata da una diminuzione soprattutto dei primi figli, passati da 283.922 del 2008 a 227.412 del 2016 (-20% rispetto a -16% dei figli di ordine successivo). La diminuzione delle nascite registrata dal 2008 è da attribuire interamente al calo dei nati all’interno del matrimonio: nel 2016 sono solo 331.681 (oltre 132 mila in meno in soli 8 anni). Questa importante diminuzione è in parte dovuta al contemporaneo forte calo dei matrimoni, che hanno toccato il minimo nel 2014, anno in cui sono state celebrate appena 189.765 nozze (57 mila in meno rispetto al 2008)”.