
Entro maggio 2018 nuove regole per gli operatori del gioco
Liguria. Il tema è quello del gioco d’azzardo, l’obiettivo è creare una proposta di legge entro il prossimo febbraio, sottoporla all’esame del Consiglio regionale e portarla al voto dell’Aula entro maggio 2018.
Il 6 novembre si è tenuto l’incontro tra la giunta della Regione Liguria – con il presidente Giovanni Toti, la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale e l’assessore allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi – e i rappresentanti delle associazioni di categoria.
“La proposta di legge presentata dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta costituisce il testo guida per la futura normativa regionale”. Così ha è stato scritto in una nota diramata dalla Regione. L’incontro è infatti partito dalla proposta di legge di Baretta ed è poi proseguito sviluppando un programma vero e proprio, con tanto di tempi e modalità: 30 giorni per accogliere le osservazioni delle associazioni sedute ai tavoli regionali. Entro la pausa natalizia convocazione, da parte della Regione Liguria, delle parti legate al sociale e dei rappresentanti del settore commercio, oltre all’Anci. Entro fine gennaio la stesura di una prima bozza di proposta di legge regionale che sarà poi presentata ai due tavoli in riunione plenaria. Suggerimenti e modifiche entro febbraio così da arrivare pronti per maggio.
Una pianificazione si direbbe strategica da parte della Regione che vede sul piatto la regolarizzazione del settore gioco insieme agli interventi di contrasto alla ludopatia. E che si rifà alla “Bozza di Riordino della rete di vendita del gioco d’azzardo” presentata dal Governo all’ultima Conferenza Unificata Stato, Regioni, Enti Locali, il 3 agosto scorso dove, tra le principali finalità vi era quella “di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età”. E, tra gli interventi, quello di ridimensionare il numero delle AWP sul territorio nazionale.
In particolare, in Liguria si andrà dagli attuali 10.702 apparecchi attivi a 7.090 entro il 30 aprile 2018. Sono infatti gli apparecchi fisici e le sale che li ospitano che statisticamente creano maggiori problemi, sia sul fronte della legalità che su quello della tutela.
Altro discorso è quello dei casinò on line che applicano dei meccanismi, come la scelta di un budget settimanale, per garantire un gioco responsabile ai propri utenti.
Aspettiamo di vedere quindi cosa accadrà a maggio, che tipo di riordino verrà attuato nella nostra regione e se, grazie alla collaborazione con le associazioni di entrambe le parti, quelle del sociale e quelle del settore commercio, si troveranno i giusti termini per far approvare una legge equa.