Imprese giovanili, saldo positivo nel terzo trimestre dell’anno: nell’imperiese +93

21 novembre 2017 | 10:15
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Imprese giovanili, saldo positivo nel terzo trimestre dell’anno: nell’imperiese +93

Se si analizza l’incidenza sul totale delle imprese, il peso delle “under 35” si è ridotto gradualmente tranne che nella nostra provincia

Liguria. Le imprese giovanili attive in Liguria, al 30 settembre 2017, ammontano a 12.306 unità, l’1,8 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2016. A stabilirlo gli ultimi dati registrati da Unioncamere Liguria. Nonostante questo lieve ridimensionamento, il saldo risulta ancora positivo: le imprese “under 35” iscritte nel terzo trimestre sono state 550 mentre le cancellate 220, per un saldo pari a 330 unità in più.

Nel panorama nazionale, è il Sud Italia a registrare il tasso di imprenditorialità giovanile più alto: la Liguria si colloca al 12^ posto della classifica con un’incidenza delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive pari all’8,98 per cento, in calo di 2 decimi di punto percentuale rispetto al 2016.

L’82 per cento delle imprese attive è costituito da imprese individuali, 10.168 unità in calo del 2,2 per cento, seguono le società di capitale, 1.072 (+6,3 per cento) e le società di persone, 892 (-7,8 per cento); le cooperative salgono da 80 a 82 unità e i consorzi da 1 a 2.

Dall’analisi delle attività svolte, emerge chiaramente l’inclinazione delle imprese giovanili verso i settori tradizionali, con un’apertura verso quelli ad alto valore aggiunto. I comparti in cui i giovani preferiscono cimentarsi sono commercio, costruzioni e attività turistiche, rispettivamente incidenti per il 27,1 per cento, 25,0 per cento e 12,9 per cento sul totale delle attività: rispetto allo stesso trimestre del 2016 commercio e costruzioni registrano una flessione (-3,5 per cento per le attività commerciali, -6,6 per cento per l’edilizia) mentre le attività dei servizi di alloggio e ristorazione crescono del 4,1 per cento.

Gli addetti (riferiti al secondo trimestre 2017) delle imprese giovanili, aumentano del 2,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016: ammontano a 22.001 unità e rappresentano il 4,9 per cento del totale degli addetti.

Nei settori del commercio e delle costruzioni, dove maggiore è la concentrazione di imprese under 35, si ridimensiona il numero degli addetti (rispettivamente del 3,8 per cento e del 6,4 per cento) mentre cresce quasi del 20 per cento nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione. In aumento anche nelle attività tecniche e professionali (+18,1 per cento), nei trasporti (+32,8 per cento) e nelle altre attività di servizi (+7,0 per cento), in particolare nei servizi per la persona, parrucchieri e trattamenti estetici in testa.

Negli ultimi 6 anni il saldo delle imprese giovanili nel trimestre estivo risulta positivo in tutte e quattro le province liguri: Genova ha registrato il bilancio più positivo (+128 unità), anche se in calo dal 2014, Imperia ha invertito il trend con il saldo più alto degli ultimi anni (+93 imprese), Savona e La Spezia chiudono il trimestre estivo rispettivamente con 59 e 50 imprese in più.

Se si analizza l’incidenza sul totale delle imprese, si rileva che il peso delle “under 35” si è ridotto gradualmente, tranne che nella provincia di Imperia: è La Spezia la provincia a registrare l’incidenza più alta (9,4 per cento sul totale delle imprese), seguita da Imperia (8,7 per cento), Savona (8,6 per cento) e per ultima Genova (7,7 per cento).

Savona concentra il 26 per cento delle imprese giovanili nel settore edile, il 21 per cento nel commercio, il 15 per cento nelle attività turistiche e il 9 per cento nei servizi alle imprese e nell’agricoltura.