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Imperia, il gruppo ecologista di CasaPound celebra la festa dell’albero raccogliendo fondi per ripristinare la pineta DUX

21 novembre 2017 | 17:31
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Imperia, il gruppo ecologista di CasaPound celebra la festa dell’albero raccogliendo fondi per ripristinare la pineta DUX

“Prima che fosse danneggiata da un incendio nell’agosto scorso – spiega Mereu – la famosa scritta era composta da ventimila alberi ed era stata un’opera di grande importanza idrogeologica”

Imperia. Come ogni 21 novembre i militanti della Foresta che Avanza, gruppo ecologista di CasaPound, hanno celebrato la festa dell’albero, istituzionalizzata dall’articolo 104 nella legge forestale del 1923.

“Da parecchi anni a questa parte – spiega Alberto Mereu, responsabile nazionale della Foresta che Avanza – i militanti verdi piantano, come regalo, un albero in ogni comune dove è presente una sezione di CasaPound, prediligendo luoghi dove l’albero possa crescere bene e possa aiutare ad abbellire la città. Tuttavia quest’anno i ragazzi della Foresta che Avanza hanno dato vita ad una raccolta fondi di circa 2000 euro, che contribuiranno al ripristino della scritta DUX sul monte Giano ad Antrodoco”.

“Prima che fosse danneggiata da un incendio nell’agosto scorso – prosegue Mereu – la famosa scritta, conosciuta anche come pineta DUX, era composta da ventimila alberi ed era stata un’opera di grande importanza idrogeologica realizzata nel 1939 dalla Scuola allievi della Guardia Forestale di Cittaducale”.

“I fatti accaduti nell’agosto scorso sono stati di una gravità estrema; quella pineta ha in sé un valore pratico, in quanto fu fatta proprio per di difendere il paese di Antrodoco dalle frane provocate dalle copiose piogge invernali, che più volte avevano provocato morte e devastazione; ha un valore estetico, visto che è innegabile la bellezza della scritta, che nelle giornate con poca foschia può ancora vedersi anche da Roma; infine, ma non meno importante, essa ha un enorme valore spirituale, essendosi stagliata per più di settant’anni come monito e ricordo di chi aveva cura e amore per il nostro territorio, per la nostra Nazione. Che sia stato un gesto colposo o doloso – conclude il responsabile del gruppo ecologista – noi militanti della Foresta che Avanza, dal Trentino alla Sicilia, lavoreremo sodo e a braccetto con chiunque voglia collaborare, affinché quella scritta venga ripristinata nella sua interezza”.