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Imperia, Badalucco e Riva Ligure per difendere i diritti dell’infanzia con Telefono Azzurro

17 novembre 2017 | 15:51
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Imperia, Badalucco e Riva Ligure per difendere i diritti dell’infanzia con Telefono Azzurro

Il 18 e 19 novembre si potrà trovare in queste tre città una Casetta di luce, simbolo della campagna di sensibilizzazione contro gli abusi sui bambini

Imperia. Telefono Azzurro il 18 e 19 novembre scenderà nelle piazze dell’Imperiese con “Accendi l’Azzurro“, la campagna di sensibilizzazione contro gli abusi sui bambini, promossa in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia che si svolgerà ufficialmente il 20 novembre.

Protagonista della mobilitazione, una Casetta di luce che, simbolo di ascolto, calore e aiuto a ogni bambino cui è stato spento il sorriso, potrà essere trovata in piazza Marvaldi a Badalucco (sabato e domenica mattina), di fronte alla chiesa Sacra Famiglia a Imperia Oneglia (sabato e domenica tutto il giorno) e a quella di San Maurizio Martire a Riva Ligure (domenica mattina).

Tramite lalinea gratuita 1.96.96, ilservizio 114 –emergenza infanzia, il 116.000 (Minori scomparsi), la chat su azzurro.it, da trent’anni Telefono Azzurro è il punto di riferimento dei bambini. Al centro di tutto il suo impegno quotidiano, da sempre pone un unico grande valore: l’ascolto. Da quando l’associazione è stata fondata, ha aiutato più di 72.000 bambini e adolescenti e solo nel 2016 ha gestiti 4712 casi, di cui il 2,3% provenienti dalla Liguria. Il Bilancio sociale sottolinea i progressi di un’ente che si interroga su come il tempo in cui viviamo imponga di dare ai più giovani risposte nuove e adeguate alle loro esigenze, all’affermazione dei loro diritti e del loro benessere. La crescita dei casi violenza nel paese – nel mondo reale come in quello virtuale  –obbliga tutti a porsi l’obiettivo di agire in maniera corale, concentrandosi sugli strumenti necessari per intercettare i segnali d’allarme lanciati dai protagonisti di un’età così fragile. E Telefono Azzurro lo fa.

«Siamo vicini come se fosse il primo giorno a tutti i bambini vittime di violenza – dichiara Ernesto Caffo, presidente e fondatore dell’associazione–. L’anno trascorso ci ha visto impegnati su più fronti. Sulle aree terremotate ad esempio e nei confronti del bullismo tramite i laboratori didattici per la formazione a distanza. Dal 1987 fino ad oggi, il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare un aiuto immediato e concreto, fatto di ascolto, intervento e supporto psicologico, a tutti quei bambini che, nel silenzio, subiscono abusi e violenze».