Il Casello del Dazio a Pieve di Teco e il Santuario Pelagos tra i 24 progetti di intervento e valorizzazione del FAI

23 novembre 2017 | 10:46
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Il Casello del Dazio a Pieve di Teco e il Santuario Pelagos tra i 24 progetti di intervento e valorizzazione del FAI
Il Casello del Dazio a Pieve di Teco e il Santuario Pelagos tra i 24 progetti di intervento e valorizzazione del FAI
Il Casello del Dazio a Pieve di Teco e il Santuario Pelagos tra i 24 progetti di intervento e valorizzazione del FAI
Il Casello del Dazio a Pieve di Teco e il Santuario Pelagos tra i 24 progetti di intervento e valorizzazione del FAI

“Voi li avete votati. Ora possiamo cominciare a salvarli”

Imperia. Sono 24 i progetti di intervento e valorizzazione che il FAI – Fondo Ambiente Italiano, insieme a Intesa Sanpaolo, ha deciso di sostenere a un anno dalla chiusura dell’ottava edizione de I Luoghi del Cuore, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, cui hanno partecipato nel 2016 oltre 1,5 milioni di persone. Grazie al loro voto ha trovato voce un patrimonio prezioso, di fondamentale valore identitario, che ora potrà essere salvato. Saranno 15 le regioni coinvolte dagli interventi, per i quali verranno stanziati complessivamente 400.000 euro.

Oltre ai tre beni più votati, gli altri 21 progetti sono stati scelti in base alle richieste di intervento ricevute da 77 beni tra quelli che hanno ricevuto almeno 1.500 segnalazioni. Le proposte sono state vagliate da una commissione di archeologi, architetti e storici dell’arte, e valutate per voti ricevuti, qualità e innovazione del progetto proposto, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, valenza storico e artistica o naturalistica, importanza per il territorio e urgenza. Come nelle scorse edizioni, le valutazioni sono state condivise con i Segretariati Regionali del MiBACT. Salgono così a 92 i progetti sostenuti a partire dal 2003, anno della prima edizione del censimento.

In Liguria il FAI sosterrà tre progetti, due dei quali si trovano nella provincia di Imperia: il Casello del Dazio di Pieve di Teco e Pelagos, il Santuario dei cetacei del Mediterraneo. A tal proposito la Presidente Regionale FAI Liguria, arch. Roberta Cento Croce, afferma: “Ancora una volta, e siamo all’ottavo censimento dei Luoghi del Cuore, la Liguria si è dimostrata attiva nel segnalare luoghi e creativa nel progettare interventi. Infatti sono ben tre i progetti liguri su 24 premiati in tutt’Italia; meritatissimo il premio conseguito nell’estremo Levante dal Comitato per la Chiesa di San Michele Arcangelo a La Spezia. La provincia di Imperia si distingue con due progetti selezionati, per “Pelagos, il Santuario dei cetacei” e per il “Casello del Dazio di Pieve di Teco”: sono interventi significativi nei contenuti e innovativi nella proposta progettuale. I Luoghi del Cuore tornano per la quinta volta a operare nel Ponente Ligure per dare risposte efficaci ai cittadini che credono nel FAI”.

La capodelegazione FAI di Imperia, Carmen Lanteri, ringrazia i “tantissimi cittadini che hanno votato i loro luoghi del cuore e hanno fatto sì che due progetti del nostro territorio potessero essere selezionati dal FAI. Sono due luoghi tanto diversi tra loro ma che ben caratterizzano il territorio del Ponente ligure. Il Santuario dei cetacei è un tratto di mare di straordinaria rilevanza naturalistica che lambisce la costa; il Casello del Dazio rappresenta un tesoro minore dell’entroterra ma altrettanto importante in quanto elemento identitario della collettività della Valle Arroscia”.

Un contributo di 12.000 euro andrà a un innovativo progetto di valorizzazione per Pelagos, Santuario internazionale per i cetacei del Mediterraneo – al 59° posto della classifica con 5.555 voti. Istituito nel 1999 con un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco, Pelagos si estende per oltre 87.000 km2. Confinante con Francia meridionale, Principato di Monaco, Liguria, Toscana, Sardegna settentrionale e Corsica, è la zona di mare protetta più estesa del Mediterraneo; dato l’elevato grado di biodiversità e la particolare rilevanza naturalistica delle sue acque è tra le Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (SPAMI).

I tre Stati che si affacciano al Santuario si impegnano a tutelare i mammiferi marini e il loro habitat dalle minacce dovute all’uomo, tra cui l’inquinamento chimico e acustico, le collisioni con le navi, il depauperamento delle risorse ittiche e le catture accidentali. Il Santuario racchiude uno straordinario patrimonio ancora troppo poco conosciuto, che necessita di essere valorizzato. L’intervento sostenuto dal FAI e da Intesa Sanpaolo è una novità tra gli interventi Luoghi del Cuore. Le diverse attività verranno condotte dall’Istituto Tethys Onlus, ente di rilievo scientifico internazionale.

La dott.ssa Sabina Airoldi, direttore del progetto di ricerca e monitoraggio dice che “il progetto prevede tre fasi: una campagna di sensibilizzazione, una di mitigazione del disturbo da parte dei diportisti, e una di “citizen science” (scienza fatta dal pubblico) per la segnalazione degli avvistamenti dei cetacei, in particolare del grampo che è quasi scomparso dal Santuario. Verrà distribuito un manifesto sui cetacei dei mari italiani in oltre 500 porti, si creerà un sito web dedicato all’identificazione delle specie di balene e delfini, il codice di condotta da mantenere in loro presenza, la scheda di segnalazione e le mappe degli avvistamenti riportati dai diportisti.; l’obiettivo è di promuovere una fruizione sostenibile del territorio e coinvolgere in prima persona gli amanti del mare nella ricerca scientifica e nelle attività di conservazione. Cofinanziatori del progetto saranno il Comune di Sanremo, Confindustria di Imperia, l’EBIT (Ente Bilaterale Industria Turistica) e il Club Rotary Sanremo Hanbury”.

Il Casello del Dazio a Pieve di Teco si è classificato al 156° posto con 1.892 voti: è un piccolo edificio che fu attivo probabilmente a partire dal XVII secolo e custodisce interessanti dipinti murali con scene di paesaggio. Chi percorre la SS 28 verso nord provenendo da Imperia lo incontra nel mezzo della rotatoria all’imbocco della galleria di circonvallazione di Pieve di Teco. Il presidente dell’Associazione Wepesto, Nicola Ferrarese, afferma che “potrebbe essere un magnifico “cartello di benvenuto” per chi arriva a Pieve se non versasse in stato di completo abbandono: il tetto è compromesso e l’acqua ha fatto cedere una delle travi che reggono la pavimentazione del secondo piano danneggiando gli affreschi. L’ingresso nei Luoghi del Cuore è un primo vero passo verso il recupero e la valorizzazione del piccolo edificio, mirato a donare nuovamente al bene la dignità di monumento visibile a passanti e turisti. L’iniziativa è stata avviata dall’associazione Wepesto e si è concretizzata grazie all’appoggio del Comune di Pieve di Teco e l’impegno dei ragazzi, dei docenti, personale ATA e tecnici dell’IIS G. Ruffini e dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Teco che si sono prodigati per la raccolta delle firme. I ragazzi della scuola media hanno realizzato e presentato al Concorso nazionale FAImaps un documentario dove raccontano il loro Paese, dimostrando una particolare attenzione e simpatia verso il Casello”.

Il FAI sosterrà l’Associazione culturale Wepesto nella definizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di Pieve di Teco, ANAS e l’Associazione stessa, finalizzato al recupero del casello. L’accordo prevede l’impegno del Comune a progettarne il recupero, il reperimento dei fondi necessari a coprire i costi dei lavori da parte dell’Associazione e la concessione dell’edificio in comodato d’uso al Comune da parte dell’ANAS, proprietaria del bene. Ma il lavoro del FAI non si esaurisce qui: con l’aiuto degli italiani vorremmo scoprire e restituire al Paese moltissimi altri luoghi. L’appuntamento è per la nona edizione del censimento, che verrà lanciata a maggio 2018. Per continuare a seguire il progetto: www.iluoghidelcuore.it

La partecipazione collettiva al bene comune è un principio che il FAI condivide pienamente con Intesa Sanpaolo, vicina alla Fondazione dal 2004, un interlocutore attento e sensibile che – attraverso le 4.100 filiali del Gruppo in tutto il Paese – dà un contributo capillare e decisivo all’affascinante progetto di restituire agli italiani alcuni dei luoghi votati.