I liguri non rinunciano al ristorante, per mangiare fuori casa spesa aumentata del +3,9%. Lo scontrino medio? 28 euro

Liguria. Tutti piangono la crisi ma nessuno rinuncia a pranzi e cene al ristorante. Se gli effetti della recessione economica, durata quasi dieci anni, hanno cambiato le abitudini dei liguri portandoli a tagliare drasticamente i consumi per abbigliamento e calzature, in pochi hanno rinunciato a mangiare fuori casa.

Ristoranti, osterie, trattorie tipiche e anche paninoteche, fast food, bar e soprattutto locali etnici, dall’indiano al giapponese, e, moda del momento, vegetariani e vegani: nel 2016 la spesa media dei liguri per il settore “ristorazione” è aumentata del +3,9%, con un tasso equivalente a 1.026 euro di spesa in più (Ufficio Economico Confesercenti).

Parallelamente, sul territorio regionale sono anche cresciute le Pmi parte della ristorazione. Mentre i negozi tradizionali continuano a diminuire, infatti, l’aumento di bar e ristoranti non accenna a fermarsi: dal 2012 al 2016, il settore è passato da 13.747 a 14.352 attività, +4,4% (Osservatorio Confesercenti).

Non si arresta neppure la filiera enogastronomica ligure con i suoi prodotti d’eccellenza, sempre più spesso oggetto di eventi, fiere e programmi, tanto da essere diventata un moltiplicatore di attrattività.

E dopo mangiato, i liguri sono anche un popolo appassionato di recensioni online e anzi, la maggioranza ricorre alle app scaricabili sul proprio telefono cellulare per scegliere il locale per il pranzo o la cena. A riguardo, una delle ultimissime piattaforme create, TheForck, ha su richiesta di InfoData de “Il Sole 24 Ore” elaborato i dati relativi ai prezzi medi degli scontrino emessi dai ristoranti registrati sul proprio sistema (in Italia circa 9000), attestando come, diversamente a quanto liguri e turisti sono soliti lamentare, il “conto” pagato nei locali regionali è nella media italiana. Nel dettaglio, sono i savonesi i più cari, con un prezzo medio comprendente di antipasto, portata principale e dessert di 29,29 euro. Seguono i genovesi, 28,93 euro; gli imperiesi, 28,77 euro; e infine gli spezzini, 28,20 euro.