Da un’auto incidentata forse una traccia che porta ai ladri delle ville del Dianese

20 novembre 2017 | 10:31
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Da un’auto incidentata forse una traccia che porta ai ladri delle ville del Dianese

Un’indagine di polizia giudiziaria ha consentito alla polmunicipale di risalire ad un ricettatore italiano

Diano Marina. La storia inizia nell’estate dell’anno scorso e si è conclusa in questi giorni con una denuncia per ricettazione di un italiano di 35 anni, residente a Marsiglia. Ma è un traccia importante sulla quale indagare ancora e poter scoprire, forse, la banda che nel 2016 aveva compiuto diversi furti in case e ville nella periferia del Golfo Dianese.

Tutto è partito da un’auto, una Volkswagen Polo rubata nei pressi di Sanremo ad un cittadino svizzero in vacanza in Riviera, ma con apposta una targa francese. Quella macchina era finita contro un muro in piena notte a Diano Gorleri ed ha insospettito la polizia municipale. L’indagine è partita proprio da quella targa, ma non era possibile aprire l’auto perché in quel momento gli accertamenti erano solo di natura amministrativa. Si è scoperto che la targa apparteneva ad un italiano abitante a Marsiglia. Più volte invitato dal centro di cooperazione di polizia a Ventimiglia l’uomo non si è mai presentato.

Solo pochi mesi fa è scattata la confisca della vettura e il caso è diventato oggetto di indagine di polizia giudiziaria. L’auto che, in un primo tempo, non era stato possibile aprire, è risultata avere un telaio completamente scollegato dalla targa francese. La polizia municipale allora ha contattato il proprietario ed ha scoperto che era stata rubata ad un turista svizzero nei pressi di Sanremo e che l’assicurazione gli aveva pagato il “danno” del furto patito durante le vacanze.

Le indagini si sono concentrate esclusivamente sull’italiano di Marsiglia che ora è stato indagato dalla Procura per ricettazione. E’ probabile che la vettura fosse stata utilizzata come mezzo di trasporto di una banda di ladri che in quel periodo colpiva proprio nel Dianese. Questo aspetto è oggetto di una seconda fase investigativa tutt’ora in corso.