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Crisi in Comune, posizioni sempre più distanti tra Capacci e Pd e spunta una mozione di sfiducia

22 novembre 2017 | 13:41
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Crisi in Comune, posizioni sempre più distanti tra Capacci e Pd e spunta una mozione di sfiducia

Domani è in programma prima il consiglio provinciale, quindi la riunione della giunta

Imperia. Ormai non si torna più indietro. La spaccatura tra Pd e Carlo Capacci, dopo la bufera su Amat-Rivieracqua, è ancora più profonda. All’orizzonte spunta una mozione di sfiducia per il sindaco che per quattro anni e mezzo ha governato la città. Porta la firma del Pd che ci sta lavorando da giorni. Ma per presentarla sono necessarie le firme di almeno due quinti dei consiglieri, ovvero tredici membri.  La mozione, per essere approvata in consiglio, deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti, ovvero il voto da parte dei 17 consiglieri. Si apre anche il capitolo di Forza Italia che pare non essere disposta, come accaduto con Strescino, di andare a firmare dimissioni di massa, mentre potrebbe votare in consiglio la mozione di sfiducia avanzata dal Pd. In ogni caso, per tempi tecnici, la seduta che potrebbe essere decisiva per Capacci, potrebbe non essere convocata prima di una ventina di giorni.

L’assessore ai lavori pubblici Guido Abbo invita al buon senso: “Ci sono progetti che la città attende da tempo e non è il momento di mandare alla deriva l’amministrazione”.

Il sindaco Carlo Capacci, dal canto suo, resta fermo sulle sue posizioni. “Non mi dimetto e sulla questione Amat ritengo che l’azienda abbia giustamente il diritto di pretendere ciò che gli spetta”. Come già annunciato ieri l’udienza sulla richiesta di fallimento sarà discussa il prossimo 19 dicembre.

E domani è in programma prima il consiglio provinciale, quindi la riunione della giunta.