Crisi in Comune a Imperia, dimissioni in stand by si attende il consiglio comunale
Capacci non fa marcia indietro: “Su Rivieracqua consigliati dal ragioniere capo”
Imperia. Tutto nel congelatore almeno fino al prossimo consiglio comunale. Politica imperiese in stand by con due posizioni cristallizzate: il sindaco Carlo Capacci da una parte e Pd e Imperia per tutti d’altra. Chi si aspettava che la giunta dovesse cadere, forse, rimarrà deluso. E lo si capisce dalle parole del capogruppo del Pd Gianfranca Mezzera al termine del faccia a faccia che ha avuto, insieme a Roberto Saluzzo, capogruppo di Imperia per tutti, proprio con Capacci: “Io ho in mano le dimissioni dei nostri 4 assessori. Ho posto le mie problematiche al sindaco e con lui abbiamo individuato un percorso. Le dimissioni non sono ancora state consegnate perché prima volevamo convocare una giunta dove discutere delle pratiche più urgenti. Che se non passate potrebbero creare un grosso danno alla città”.
Che cosa succederà ora? “Verrà indetto un consiglio comunale dove si parlerà della entrata in Rivieracqua. Mi sono riservata di portare questa notizia al mio partito e vedere se questa ‘mossa’ che abbiamo individuato possa essere valida per cercare di ricucire il rapporto di fiducia che abbiamo con il sindaco. Il nostro obiettivo e quello che il Comune, come deliberato dal consiglio, deve entrare in Rivieracqua. Noi contestiamo la richiesta di fallimento, come quella del commissariamento di Rivieracqua. Il prossimo passo probabilmente sarà questo consiglio comunale convocato d’urgenza prima della fine di novembre. Vedremo se in questa assise si potrà mettere un punto fermo sull’entrata del Comune in Rivieracqua e la sua tutela“.
Così spiega la sua posizione il capogruppo di Imperia di Tutti Roberto Saluzzo: “Considerati i recenti avvenimenti relativi al Servizio Idrico Integrato molti sono i dubbi che Imperia di Tutti ha riscontrato sulla coincidenza di visione politica per il futuro della nostra città e della nostra provincia. Per queste ragioni il movimento ha chiesto ed ottenuto un incontro urgente con il sindaco durante il quale è stata concordata la convocazione di un consiglio monotematico urgente per chiarire e ribadire la validità delle scelte già fatte. Riteniamo doveroso un confronto pubblico, immediato e risolutivo con il sindaco e con gli altri componenti della maggioranza per permettere una vera assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche coinvolte”.
E il sindaco Carlo Capacci ha ribadito la sua posizione che è sostanzialmente di attesa degli eventi: “Non faccio un passo indietro. Non cambio idea. Se è stato deciso di non entrare in Rivieracqua un motivo ci sarà e siamo consigliati dal ragioniere capo. E’ illogico tornare indietro, abbiamo convenuto di portare in discussione una delibera di consiglio comunale nella quale sarò io a chiedere di soprassedere all’ingresso in Rivieracqua fino a quando la questione del fallimento non sarà chiarita sia per la questione relativa ai crediti che vanta Amat nel confronti di Amat sia per la richiesta di commissariamento dell’Ato idrico”.