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Cosa accade quando ci innamoriamo?

9 novembre 2017 | 08:01
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Cosa accade quando ci innamoriamo?

Durante l’innamoramento emozioni e comportamenti si combinano per dare vita a un’interazione tra due persone contraddistinta da forte attrazione, affettività e legami profondi

L’innamoramento è una fase dell’esperienza di vita di ogni persona. Si caratterizza come un vissuto nel quale si fondano un insieme di emozioni e comportamenti che si combinano per dare vita a un’interazione tra due persone, contraddistinta da forte attrazione, affettività intensa e legami profondi. Durante quest’esperienza si proiettano nell’altro aspettative, bisogni e desideri.

L’innamoramento e amore sono due fasi differenti: quando siamo innamorati ricerchiamo nell’altra persona la parte mancante di noi stessi, insieme alla quale ci sentiamo completi mentre tutto ciò caratterizza l’altro, il suo modo di comportarsi, di parlare, di esprimere le proprie idee, sentimenti ed emozioni appare unico ed imprescindibile, andando a soddisfare i bisogni inconsci dall’innamorato.

L’innamoramento è caratterizzato da un insieme di cambiamenti biologici dovuti a mediatori chimici. Ognuno di noi quando si innamora dice di provare delle sensazioni: c’è chi alla vista dell’amato “sente le farfalle nello stomaco , chi riferisce di avere la testa fra le nuvole, e chi, già di primo mattino è molto attivato. E’ constatato che l’euforia da innamoramento sia legata alla mediazione di sostanze stimolanti quali dopamina nordadrenalina e in particolar modo dalla feniletilamina.

La mancanza di appetito e l’iperattività dell’innamorato dipendano dagli alti livelli di feniletilamina. Per decidere se qualcuno ci piace occorrono pochi minuti , questo è quello che si chiama colpo di fulmine: da quel momento iniziano i segnali dell’innamoramento veicolati attraverso il linguaggio corporeo, movimenti inconsapevoli come dilatazione delle pupille o il battito delle ciglia più rapido e quando si comincia a chiacchierare , l’attenzione degli innamorati ricade sullo sguardo e sul tono della voce.

L’attrazione fisica, tipica della prima fase dell’innamoramento, passa oltre che per gli occhi, anche attraverso il naso. Possediamo un organo recettore, il vomeronasale, che ha il compito di percepire oltre gli odori, anche i fenomeni, particelle chimiche volatili prodotte dal corpo umano. I fenomeni sembrano inviare un messaggio subliminale che viene decodificato a livello celebrale ed è in grado di stimolare il desiderio sessuale. Il nostro corpo, nella fase dell’infatuazione è travolto da una serie di messaggi inviati dall’amigdala, la parte del cervello adibita alle emozioni.

L’eccitazione fisiologica e sessuale, e il bisogno impellente e costante dell’altro , sono meccanismi attivati dall’elevata produzione di dopamina, nordadrenalina e feniletilamina. L’ormone per eccellenza del desiderio sessuale è il testosterone, tipico ormone maschile, durante l’innamoramento, tenderebbe a bilanciarsi tra i due partners, ossia ad abbassarsi in chi ne ha maggiormente e viceversa, come strategia di sopravvivenza.

Quando l’innamoramento si attenua e si trasforma in amore, quando alla passione subentra l’affettività, si costruisce un legame, si riducono i livelli di serotonina, vengono prodotte in grandi quantità endorfine, dall’azione rilassante, e ossitocina e vasopressina, anche chiamati “ormoni delle coccole”, che garantiscono la stabilità del rapporto nel tempo.

E come nelle parole Lucio Battisti e Mogol, Amarsi un po’ del 1977: “Amarsi un po’ è come bere / più facile è respirare / basta guardarsi e poi / avvicinarsi un po’ / e non lasciarsi mai”.

Dott.ssa Daniela Lazzarotti
www.danielalazzarotti.com
www.facebook.com/dottoressalazzarotti