Con Halloween a Triora ritornarno le streghe: viaggio nel borgo nella notte più magica dell’anno

Triora. Danzare a fianco della morte, sedersi vicino ad un gruppetto di streghe intente a parlare tra loro, incontrare in una nicchia che si affaccia in un carruggio un coloratissimo pagliaccio “IT” pronto ad offrire il suo palloncino ai passanti. La notte di Halloween Triora riscopre il suo fascino misterioso, al confine tra il mondo che tutti conosciamo e quello, che spaventa e al contempo affascina, degli spiriti. 
Centinaia di persone, ieri, hanno scelto Triora per trascorrere una giornata “diversa”, visitando i luoghi che hanno reso tristemente celebre il borgo della valle Argentina dove, tra il 1587 e il 1589, si svolse un processo alle streghe ovvero ad alcune donne accusate di essere artefici delle pestilenze e della carestia, oltre che di cannibalismo verso bambini.

Di quei fatti restano gli atti, registrati negli annali e tramandati fino ai nostri giorni. Cronache che raccontano dell’arrivo dell’inquisitore capo da Genova che visitò le carceri dove erano rinchiuse le donne accusate di stregoneria. Poi una seconda visita, questa volta di un commissario, Giulio Giulio Scribani o De Scribani, che inasprì il clima di terrore facendo trasferire le donne incarcerate a Genova e dando inizio ad una nuova e ancora più feroce caccia alle streghe.

Tutto questo il popolo festoso di Halloween lo vive oggi in modo spensierato, sorseggiando cocktail preparati ad hoc per l’occasione e scattando selfie nei luoghi simbolo di una storia oggi trasformata in marchio per far rivivere un paese arroccato a ridosso delle Alpi Liguri. 
Da tutta la provincia di Imperia, ma anche da quella di Savona e dalla vicina Francia sono arrivati a centinaia per trascorrere qualche giorno o anche solo qualche ora nel borgo in cui streghe, tavole ouija, tarocchi, talismani e via dicendo vengono proposti in ogni angolo con le fattezze più diverse.

Halloween, la festa che sui social scatena polemiche e divide chi la vede come un prodotto di importazione americana, chi teme il richiamo del maligno e chi tenta di difendere la storia, ricordando la festa pagana di Samhain, il capodanno celtico, celebrazione della fine dell’estate e dell’inizio dell’inverno, della stagione buia, a Triora è una festa per tutti. C’è spazio per i bimbi, per i giovani  e per gli adulti. C’è spazio per chi si addentra nella storia, magari leggendo uno dei volumi pubblicati proprio a Triora e visitando la Cabotina e il museo delle streghe, e per chi invece vuole solo divertirsi, far festa, distrarsi dalla quotidianità e dalla “normalità” che ritornerà il giorno successivo e si ripeterà giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, in un circolo cadenzato che inizia e finisce con Samhain.