Cinquantaquattro bimbi di Vallecrosia visitano la fattoria didattia di Seborga

16 novembre 2017 | 16:48
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Cinquantaquattro bimbi di Vallecrosia visitano la fattoria didattia di Seborga

Le sezioni A, B, C, D, F, G

Seborga. “Vivere giornate esperienziali come quella di oggi con la fattoria didattica a Seborga è meraviglioso”, spiegano Emanuela Rebaudengo e Flavio Gorni, che hanno accompagnato 54 bambini della scuola dell’infanzia di Vallecrosia, sezioni A, B, C, D, F, G.

I bimbi sono scesi per le strade di campagna venendo a conoscenza della flora e della fauna, trasformandosi in maghi e fatine esperti delle piante. Dal mago del timo alla fata margheritina, conoscendo le oche benedettine, le galline felici, le carpe simbolo dell’amicizia, le pecore Rino e Molly in attesa di un piccolo agnello e la famiglia dei numerosi conigli con tre nuovi nati. Ma la cultura della campagna non si è fermata solo sulla flora e fauna, ma anche e soprattutto sul rispetto e la conoscenza e le leggende delle piante.

La Quercia, protetta dai Celti con il divieto assoluto di estirparla. Questo perchè la Quercia ha forti radici che tengono il terreno collinare del nostro entroterra. L’alloro, simbolo di vittoria e considerato sacro dai tempi dei Greci, da antiche leggende sino ad essere un simbolo di vittoria e conquista, come le nostre Lauree. Oggi viene utilizzato per preparare le nostre olive biologiche in salamoia. Le fate e i maghi hanno poi ramato le olive e iniziato a preparare i vasetti per la salamoia che regaleranno ai genitori verso Natale.

Un’esperienza unica quella della campagna, in un paese meraviglioso come Seborga, che, nonostante problemi del comune abbia chiuso la scuola, attraverso la fattoria didattica, ogni anno si riescono a portare in paese e in campagna migliaia di bambini. Un percorso educativo differente ma istruttivo e integrante con le scuole del comprensorio sino ad arrivare all’estremo levante della nostra Liguria. Alle sezioni sono state dedicati due nuovi alberi di albicocca.

Un ringraziamento particolare alle insegnanti, sempre attente ai bambini entusiasti di aver trascorso una giornata diversa in campagna