Bordighera, un piano in tre step per salvare il maestoso ficus della “scibretta”

28 novembre 2017 | 13:54
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Bordighera, un piano in tre step per salvare il maestoso ficus della “scibretta”
Bordighera, un piano in tre step per salvare il maestoso ficus della “scibretta”
Bordighera, un piano in tre step per salvare il maestoso ficus della “scibretta”
Bordighera, un piano in tre step per salvare il maestoso ficus della “scibretta”
Bordighera, un piano in tre step per salvare il maestoso ficus della “scibretta”

Ieri sopralluogo di pullman di esperti

Bordighera. Un pull di esperti si è mobilitato per la tutela del Ficus macrophylla, conosciuto con il nome di “scibreta”, che da oltre un secolo sovrasta palazzo Garnier, dove ha sede il Comune di Bordighera, e che da qualche mese manifesta la sua sofferenza presentando un continuo diradamento della fronda dal lato rivolto al centro storico.
 Ieri mattina, l’agronomo incaricato dall’amministrazione di redarre una perizia sulle condizioni della pianta, l’assessore al Verde Margherita Mariella, i tecnici dell’ufficio giardini e un incaricato del Ministero delle politiche agricole hanno effettuato un sopralluogo congiunto per studiare una strategia e salvare così il maestoso ficus, iscritto nel registro degli alberi monumentali della Liguria.

“Il primissimo intervento, che faremo a breve, è quello di dare più respiro all’apparato radicale della pianta allargando l’aiuola”, ha dichiarato il vice sindaco Massimiliano Bassi che, originario di Bordighera Alta, ha particolarmente a cuore il destino della “scibreta”. Nel mese di marzo del 2018, come consigliato dagli esperti, verrà effettuata una leggera potatura: a seconda della reazione dell’albero, poi, si provvederà ad una seconda potatura, questa volta più incisiva, nella primavera del 2019.
Tutte le azioni, concordate con il Ministero delle politiche agricole, sono reputate necessarie per la salvezza della pianta. “Teniamo molto al nostro meraviglioso Ficus macrophylla”, ha concluso Bassi, “Oltre ad essere una pianta stupenda cara ai bordigotti ed in modo particolare a chi è nato nel centro storico, è un bene inestimabile per il nostro turismo: sono decine, infatti, le persone che ogni giorni raggiungono la città alta per fotografare l’albero, uno dei più maestosi della città e non solo”.