“A volte usciva senza strisciare il badge”: la testimonianza al processo di u presunto “furbetto del cartellino” del Comune di Taggia

15 novembre 2017 | 11:24
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“A volte usciva senza strisciare il badge”: la testimonianza al processo di u presunto “furbetto del cartellino” del Comune di Taggia

Si tratta di Dante Candelora, ex responsabile dell’Ufficio Acquedotto

Imperia. Lunga sfilata di testimoni questa mattina al processo di Dante Candelora, ex responsabile dell’Ufficio Acquedotto del Comune di Taggia. Sono stati ricostruiti i periodi di assenza dell’imputato. Un teste ha raccontato che il dipendente del Comune era stato pedinato dalla guardia di finanza. “Talvolta usciva dal Municipio senza strisciare il badge”, ha raccontato uno dei testimoni comparso davanti al giudice Caterina Lungaro. L’accusa sosteneva che non sarebbe dovuto uscire dal Comune in realtà la difesa sostiene che Candelora doveva uscire per seguire alcuni interventi commissionati dall’ente pubblico.

L’uomo è accusato di truffa ai danni dello Stato perché, secondo un’indagine condotta dalle Fiamme Gialle, sarebbe, circa una decina di volte, uscito e rientrato dal Municipio tabiese senza timbrare il cartellino. Sempre Candelora è accusato di aver acquistato oggetti per il proprio ufficio, senza che ve ne fosse reale necessità.

Gli episodi contestati partono dal giugno 2012 per finire l’aprile dell’anno successivo. E proprio il 18 aprile del 2013 era scattato il blitz della Guardia di Finanza in comune a Taggia, con nel mirino i suoi dipendenti presunti assenteisti: i così detti “furbetti del cartellino”.

In una scorsa udienza, di fronte al giudice Caterina Lungaro, ha parlato un testimone dell’accusa: il luogotenente delle Fiamme Gialle Alessandro Lucia, che all’epoca si era occupato delle indagini.. Candelora è assistito dall’avvocato Bruno Di Giovanni. IL processo è aggiornato per sentire altri testi della difesa il 26 gennaio prossimo.